giovedì 18 settembre 2025

La salita all'interno della Torre di Buccione

Dopo una sapiente opera di ristrutturazione è finalmente possibile visitare l'interno della Torre di Buccione, in giorni e orari prestabiliti e solo su prenotazione.

Naturalmente mi sono affrettata a prenotare la mia visita con largo anticipo, sperando in una bella giornata, che in effetti c'è stata, anche se nel momento in cui ho potuto salire le nuvole stavano già arrivando e il Monte Rosa è sparito alla vista... Ma il panorama è veramente mozzafiato.

Il promontorio di Orta e l'isola di San Giulio dalla sommità della Torre di Buccione

Io ho fatto il percorso a piedi partendo dal B&B e passando per il bosco di Bolzano Novarese, bisogna fare una cinquantina di metri sulla strada e poi si arriva alla partenza della salita sterrata, non carrabile, che bisogna affrontare sicuramente con scarpe comode. In alcuni punti è anche abbastanza pendente e quando ci sono acquazzoni forti l'acqua scava il sentiero e compaiono pietre.

Per chi vuole arrivare in auto c'è spazio per qualche macchina alla partenza della salita.

Arrivati in cima alla passeggiata la Torre ci accoglie nella sua maestosità: è sempre percorribile la passerella esterna che consente di godere di un bel panorama, anche se verso nord la visuale è completamente bloccata dalla vegetazione (si tratta di fondi privati e si è anche in una riserva naturale).

L'interno della torre è occupato dalla scala di legno e sui pianerottoli sono stati installati i pannelli informativi.

I pannelli informativi all'interno della Torre di Buccione

Le scale interne della Torre di Buccione


L'ultimo tratto di scala è molto stretto, quindi è fondamentale avere scarpe chiuse e comode.

L'ultimo tratto di scala per arrivare in cima alla Torre di Buccione

Giunti in cima la vista è impagabile.

Il lato sud del Lago, con il Lido e Gozzano sullo sfondo.


Bolzano Novarese







Foto di proprietà di Manuela Reggiori


martedì 2 settembre 2025

La magica notte dei lumi di Guardabosone

A inizio di quest'anno ho fatto una passeggiata a Guardabosone (trovate l'articolo qui sul blog), e mi aveva colpito la bellezza di questo piccolo paesino di circa 300 abitanti che è il comune più piccolo della provincia di Vercelli: misura 6,05 km2.

Nel borgo medievale di Guardabosone.

La sua caratteristica principale è quella di avere un centro storico medievale totalmente ristrutturato in base alla sua conformazione originale, e per questo motivo è stato dichiarato "paese-museo vivo".

Si trova esattamente tra la strada che porta ad Alagna e quella che porta in Panoramica Zegna.

Ne riparlo in questo articolo perché sabato scorso, 31/8/2025, vi si è svolta la NOTTE DEI LUMI, tradizione nata 41 anni fa che si ripete ogni anno a fine agosto, e ci sono andata per la prima volta.

La serata unisce enogastronomia, cultura e musica e in giro per il borgo sono disseminati tantissimi lumi, lanterne e lumini, che, dalle 21.30, quando le band iniziano a suonare, diventano le uniche fonti di illuminazione perché tutte le altre luci artificiali vengono spente, creando un'atmosfera magica d'altri tempi.

Una vietta di Guardabosone

In vari punti sono distribuiti i posti-ristoro, ci sono poi alcuni locali che propongono la cena (assolutamente da prenotare perchè sono affollatissimi) e in altri punti vengono allestiti i set per le varie band che si esibiscono.

Paolo Bonfanti con Martino Coppo e Roberto Bongianino.

Sabato scorso c'era anche una "banda itinerante" che suonava per le stradine e nelle piccole stanze del borgo medievale erano allestite mostre di pittura/scultura.

La Seraval Street Band

Il paese è molto piccolo ed esiste un unico posteggio con pochi posti all'ingresso, è comodissimo lasciare l'auto in un posteggio più grande poco più giù e farsi trasportare da una comodissima navetta gratuita che è attiva fino alle 24.30. 

Gli stand gastronomici sono presi d'assalto già alle 19.30, soprattutto quello del Gruppo Alpini di Guardabosone, dove la polenta si fa come deve essere fatta: CON IL PAIOLO!!!

Il Gruppo Alpini di Guardabosone e la polenta nel paiolo :)



Consiglio a tutti di segnarselo in agenda per l'anno prossimo!

Foto: Manuela Reggiori