mercoledì 3 giugno 2015

Menta&Rosmarino - edizione 2015

Anche quest'anno ho fatto il mio giretto alla manifestazione Menta&Rosmarino: ogni volta è un vero piacere gironzolare nel tripudio di piante aromatiche e fiori nel cortile della splendida Villa Nigra di Miasino.


Quest'anno pero', invece che gironzolare, ho deciso di dedicare il poco tempo che avevo ad informarmi sulla storia di Miasino e così mi sono accodata alla visita guidata da Cosetta Dal Cin, guida turistica, nelle vie del paesino.
La visita è iniziata dal cortile del Municipio, dove Cosetta ha ricordato come tutto il territorio del Lago d'Orta fosse di proprietà del Vescovado di Novara, e lo fu fino agli anni intorno al 1820, quando passo' al regno austriaco.
Passeggiare per le stradine di Miasino è un piacere perchè ogni angolo riserva sorprese.


E, poichè molti cortili erano aperti, abbiamo potuto curiosare all'interno...


Miasino conobbe un periodo di particolare ricchezza poichè molti dei suoi abitanti, che si dedicarono al commercio dei tessuti o alla professione di albergatore-ristoratore nei territori lombardi e toscani, accumularono denari e costruirono edifici ancora adesso affascinanti.


Poi ci siamo diretti verso la piazza dove abbiamo ammirato la facciata principale di Villa Nigra, molto meno sfarzosa del lato che da verso il cortile, recuperato con il restauro all'antico splendore, con le decorazioni e le sagome dei 4 principali poeti italiani (Dante, Petrarca, Boccaccio e Virgilio).

Altra tappa è stata presso un B&B gestito dai discendenti di una delle ricche famiglie di Miasino: abbiamo potuto ammirare il cortile interno circondato dalle tipiche balconate ad archi.

Abbiamo proseguito verso la Chiesa intitolata a San Rocco, una delle più maestose della provincia di Novara, e Cosetta ci ha spiegato come a fine anni '90 la chiesa versasse in condizioni di degrado e come l'arciprete don Primo Cologni dei Canonici Regolari Premostratensi sia riuscito in una decina d'anni ad interessare la soprintendenza ai beni architettonici e culturali e a raccogliere fondi per poter effettuare il restauro che l'ha riportata al suo antico splendore. All'interno opere pittoriche di pregio e stucchi ricoperti di lamine d'oro, a testimoniare la ricchezza degli abitanti che, per affermare il loro prestigio, donavano sostanziosi contributi per l'abbellimento della chiesa.

Dal sagrato della Chiesa siamo poi scesi a visitare l'orto di Esaù, un piccolo orto dove si stanno coltivando tutte le piante citate dalla Bibbia (ci sono anche i vari tipi di manna) e di cui si è persa un po' la memoria.

Una spettacolare araucaria fotografata dal sagrato della chiesa di San Rocco
Come ultima tappa abbiamo potuto entrare nel giardino di una villa privata di fine 800 e Cosetta ci ha fatto notare le differenze architettoniche rispetto alle case del centro storico. La villa è una delle poche da cui si può ammirare il lago d'Orta.



Purtroppo non ho potuto seguire la visita guidata dentro Villa Nigra, e mi auguro di aver la possibilità di farlo il prossimo anno.


Foto di Manuela Reggiori (c)