martedì 25 aprile 2017

Scoprire le bellezze del nostro territorio con il Geocaching :)

Il geocaching è un gioco nato nel maggio del 2000 - quando fu nascosto il primo cache - e di cui ho sentito parlare spesso.

Questa foto è stata scattata da uno dei luoghi di ritrovamento di un cache.
Sono stata presente una volta - per caso - al ritrovamento di un cache nel 2014, insieme ai ragazzi della compagnia teatrale Albero Cavo. Eravamo presso una chiesa in rovina per un set fotografico in costume medievale.

I ragazzi dell'Albero Cavo che trovano il cache e lo segnalano tramite la app.
Ci sono poi capitata proprio nel mezzo in questi giorni perchè è venuta a trovarmi una mia amica, rinomata geocacher trentina :)

Ne parlo perchè - anche se il gioco è un po' datato - riscuote ancora un buon successo: quasi tutti i cache che abbiamo trovato riportavano la firma di geocacher passati di lì da poche ore o da pochi giorni.
Sul nostro territorio c'è ampia possibilità di giocare, sul sito ufficiale (www.geocaching.com) viene riportato che nei dintorni di INVORIO, cioè nel raggio di pochi chilometri dal B&B, ci sono più di 900 cache.
Questo permette ai turisti-geocacher di raggiungere posti che magari non avevano pensato di visitare.

La mia amica è arrivata sabato per ripartire martedì, e le previsioni del tempo non erano delle migliori, ma con la scusa di trovare i cache è riuscita ad ammirare molte più cose di quanto avessi mai creduto di riuscire a farle vedere.

Grazie al geocaching siamo capitate nei pressi di una chiesa normalmente chiusa ma, attirate dalla musica sacra che proveniva dal suo interno, abbiamo scoperto che era aperta e abbiamo potuto visitarla.



Il gioco è una specie di caccia al tesoro, praticabile con un gps (tipicamente quello inserito nel cellulare) e ci sono circa 2 milioni di "cache" (in poche parole, il termine inglese è utilizzato per identificare qualcosa di "nascosto", che sia "memoria" in gergo informatico o "provviste" in gergo camping o hiking) in giro per il mondo. Si tratta di contenitori di diverse dimensioni e forme, che possono essere trovati  con vari gradi di difficoltà.

L'idea alla base del gioco è semplice: alcune persone (gli hiders) nascondono dei "tesori" (i cache) in tutto il mondo e ne comunicano le coordinate geografiche (acquisite tramite GPS) sul sito ufficiale, per fornire a chi vuole cercarli (i seekers) il punto esatto per il loro ritrovamento.
Il gioco consiste quindi nella ricerca del cache che, una volta trovato, può essere aperto per scoprirne il contenuto e leggere i commenti di chi lo ha trovato precedentemente.
All'interno c'è sempre un "logbook", cioè un piccolo registro, a volte veramente minuscolo, da firmare con data e orario del ritrovamento e, se si desidera, un piccolo pensiero o un commento.

Firma nel logbook, con data e orario del ritrovamento
Si può prelevare dal cache uno o più oggetti in esso contenuti e/o lasciare un proprio oggetto.

Aggiunta di un oggettino nel cache ritrovato.

Sembra abbastanza facile ma vi assicuro che arrivare in un luogo, anche con le coordinate precise, non sempre è garanzia di ritrovamento immediato, vuoi perchè c'è sempre un minimo di errore del GPS, vuoi perchè non sempre il nascondiglio è così evidente. E questo rende il gioco divertente.

Il bello, però, è dato anche dal luogo nel quale sono dislocati i cache: spesso si tratta di piccole bellezze nascoste che meritano di essere visitate, con paesaggi particolari.
Grazie al geocaching, quindi, è possibile organizzarsi dei percorsi turistici e completare una vacanza visitando luoghi che non sempre sono conosciuti.

Tornando alla mia esperienza: la mia amica ha consultato la app sul cellulare per visualizzare sulla mappa della nostra zona la dislocazione dei cache e scoprire dove avremmo potuto effettuare dei ritrovamenti.
Poi, quando eravamo in vicinanza di uno di esse, la consultava per trovare le coordinate o per leggere i quiz da risolvere per trovarle, il grado di difficoltà, le informazioni relative alla pericolosità o possibilità di ricerca anche di notte e anche alcune notizie di tipo turistico, oltre ai commenti dei vari seekers (i giocatori).
In un giorno, nonostante non sia stata la nostra attività principale ma un riempitivo, abbiamo scovato 10 cache nei dintorni del B&B, tutti posizionati in luoghi che vale la pena di visitare o anche solo di vedere dall'esterno (borghi, monumenti, chiese, bellezze naturali) che vanno da Orta a Pella a Corconio ad Ameno.

Il panorama dalla strada che ci portava alla ricerca di un cache.

Una volta trovato il cache, abbiamo segnalato il ritrovamento tramite la app, che tiene il conteggio dei propri ritrovamenti, e per mezzo della quale si possono aggiungere i propri commenti, leggere gli "spoiler" (cioè gli "aiutini"), fare richiesta di manutenzione o inserire segnalazioni varie.

Buon divertimento alla scoperta dei nostri territori!

Fonte delle informazioni sul geocaching: wiki.geocaching-italia.com