giovedì 28 agosto 2025

Il Giardino Belvedere a Caprile (Biella)

Il Giardino Belvedere si trova a Caprile (Biella), a una trentina di km dal nostro B&B ed è nato su idea di Mariateresa Belvedere, un'imprenditrice milanese, titolare col marito di negozi di estetica e parrucchieri, che si è trasferita qui dopo averci passato del tempo per una convalescenza.

Il benvenuto all'inizio del Giardino Belvedere.

Ha scoperto Caprile nel 1990. «Quando sono arrivata qua – spiega Mariateresa – ho sentito molta energia positiva e un senso di pace. Questo terreno era in totale abbandono, c’erano rovi ovunque. Mio cognato era il proprietario, ma non era interessato e quindi me lo ha ceduto».

Dopo aver visitato il Parco della Burcina e la Panoramica Zegna, e dopo aver studiato su moltissimi libri del settore, Mariateresa ha ideato e progettato il giardino, supportata da alcuni collaboratori tra cui Fabio Nicola, il bravissimo e vulcanico artista scultore che, ispirandosi alla natura, da anni realizza opere d'arte ambientali.

Una scultura di legno del Giardino Belvedere.

Il giardino coltivato e “salvato” dalle erbe infestanti ha un’ampiezza di circa due ettari, ed è circondato da una vasta distesa di bosco. «Ho deciso di risistemarlo rispettando al massimo l’ambiente, abbellendo la zona con migliaia di piante e spazi particolari. Per me è un sogno, e mi piace respirare questa bellezza e tutta la natura che ho intorno. È un posto che nessuno si aspetta di trovare».


Il laghetto del Giardino Belvedere con il drago di ferro

Le visite sono soltanto su prenotazione e la visita guidata, che costa 10 euro e dura circa due ore, verte principalmente sulla storia del giardino e sulla spiegazione delle piante, sarà apprezzata da chi ama i giardini e il giardinaggio.
Scarpe comode.
Pochi posti per posteggiare (ma è in via di progettazione un parcheggio privato).

Un altro angolo del Giardino Belvedere.

Alla fine del percorso incontriamo anche una costruzione di legno abbarbicata a una pianta: è una piccola camera dove poter pernottare!

La camera per pernottare, a forma di alveare.

Altra possibilità di passeggiata: dalla cappelletta del Giardino parte il SENTIERO DEI MIRACOLI, ispirato al Cammino di S. Antonio di Padova: una serie di cartelli raccontano i miracoli del Santo.
Continuando sul sentiero, si puo' fare un anello di 7km con ritorno al Giardino, passando per il santuario dei Moglietti e percorrendo un tratto del Cammino di San Carlo.

Per altre info e per prenotare: https://www.giardinobelvedere.com/
Foto: Manuela Reggiori (c)

mercoledì 27 agosto 2025

Gli orridi di Uriezzo e le Marmitte dei Giganti

In caso di caldo estremo, a una ottantina di km dal nostro B&B, è possibile trascorrere una giornata al fresco visitando gli orridi di Uriezzo.

Si tratta di profonde incisioni nella roccia, scavate da cascate che facevano parte dell'antico sistema di torrenti che scorrevano sul fondo del ghiacciaio del Toce, in Valle Antigorio e Formazza.


La cartina del sistema degli orridi di Uriezzo

Io ho visitato l'orrido sud, lungo circa 200 metri, in quanto ci si arriva velocemente, con una decina di minuti di cammino dal posteggio dove si può lasciare la macchina (su google maps cercate "Orridi di Uriezzo Premia").

In questa zona, col ritiro dei ghiacciai, i percorsi dei fiumi sono variati, e il torrente che ha modellato questo orrido non vi scorre più, e quindi ci si puo' camminare.

Si arriva ad uno dei punti di ingresso/uscita (sono due) e si scende da una scaletta di ferro, è fondamentale avere scarpe da trekking e che non scivolino.

Uno dei due accessi all'Orrido Sud di Uriezzo

La scarsa luminosità, la molta umidità e le pareti lisce e levigate hanno permesso lo sviluppo di un complesso ecosistema. In queste condizioni ambientali difficili si sono adattate e sviluppate diverse specie vegetali come ad esempio i muschi e le felci.

Gli Orridi che oggi è possibile visitare sono tre: l’Orrido Sud, da molti considerato come il più bello e spettacolare, profondo da 20 a 30 metri; l’Orrido Nord-Est, molto stretto in alcuni punti, è lungo circa la metà del primo e profondo 10 metri; l’Orrido Ovest, meno caratteristico degli altri due e indicato per i più esperti, che si trova a lato della mulattiera che da Uriezzo sale verso la strada statale tra Baceno e Premia.

Un altro scorcio dell'orrido sud di Uriezzo

Esiste un quarto orrido, denominato di Vallaccia, che si trova sotto la Chiesa di Baceno ma è di difficile accesso e termina con un salto sul torrente Devero.


Una ulteriore scaletta per scendere nell'orrido sud di Uriezzo




Sempre in Valle Antigorio, in località Maiesso, lungo il corso del fiume Toce, e a pochi minuti di cammino dall'Orrido Sud, potete visitare anche le Marmitte dei Giganti, forme di erosione circolari nella roccia, insenature e cavità scavate dalla forza dell’acqua. 

Cascatelle, rocce imponenti e lisce, piccole pozze di acqua limpida danno forma a un paesaggio che non si riesce a riprodurre in fotografia, dovete goderne dal vivo!

Le Marmitte dei Giganti

Fonte di alcuni testi: siti VisitOssola e GuidaTorino

Foto: Manuela Reggiori.

mercoledì 13 agosto 2025

La cascata della Qualba

Finalmente ho potuto ammirare uno spettacolo visibile solo dal lago, infatti lo scorso luglio ho partecipato a una bellissima gita organizzata dal FAI di zona per andare alla scoperta, in battello, della Cascata della Qualba, visibile solo dal lago perchè "casca" all'interno di una proprietà privata.

La Cascata della Qualba

Il Qualba è un torrente che scorre verso il Lago d'Orta, presso il comune di Cesara riceve il torrente Ranghera e poi entra nel comune di Nonio e forma la cascata, alta circa 30 metri, prima di sfociare  nel lago.

Quel tratto di lago è poco battuto dai battelli di linea, per cui è stata una bella occasione per scoprire angoli che non avevo ancora visto e ammirare i piccoli borghi nella loro interezza.

Il piccolo borgo di Ronco

Il borgo di Nonio

Inoltre un geologo ci ha descritto il paesaggio, Maria Luisa Gregori di Ecomuseo ci ha illustrato le attività di salvaguardia del lago e per finire la scrittrice Erica Gibogini ci ha letto dei brani da un romanzo dell'Ottocento ambientato nel Cusio.

La parte sud del Lago d'Orta

Dimenticavo: gentile omaggio di un piccolo rinfresco con biscottini Camporelli, frutta e bibite.


La parte sud del Lago d'Orta


Foto: Manuela Reggiori