domenica 27 aprile 2014

Passeggiata - La Torre di Buccione



La Torre di Buccione sorge in cima a una collina, tra Orta San Giulio e Gozzano, ed è uno degli elementi dominanti del paesaggio della zona meridionale del lago d’Orta. 
Era parte di un avamposto militare più grande, di cui restano però poche tracce, che, data la posizione, permetteva di dominare il lago e tutta la pianura novarese.



La torre centrale è alta 23,20 m. e costituisce la parte emergente e la meglio conservata di un vero e proprio castello circondato da una cortina muraria a pianta rettangolare; sorge all’interno della riserva naturale speciale del Colle della Torre di Buccione, area naturale protetta della regione Piemonte istituita nel 1993 che occupa una superficie di 30 ettari, oggi ricoperti per la maggior parte da un fitto bosco di castagno.

Dal nostro B&B si puo’ raggiungere con una camminata di circa 60-70 minuti attraversando il nostro paese e percorrendo un sentiero tra i boschi fino ad arrivare al parcheggio, posto alla base della collina, che si puo’ raggiungere anche in auto percorrendo la statale del lago d’Orta e svoltando a destra in direzione Vacciago.

 
Dal parcheggio si sale per un sentiero che offre scorci suggestivi del lago fino ad arrivare alla cima (circa 15 minuti), dove sorge la torre che prende il nome, come il colle su cui sorge, da Buccione, la frazione di Gozzano situata all'estremità sud del lago.
La torre non è visitabile al suo interno, ma si puo' entrare nel cortile, dotato di due camminamenti rialzati che permettono di godere del panorama (ingresso gratuito).

Abbiamo scattato queste foto durante una passeggiata nel mese di febbraio.



Per chi ha voglia di leggere: un po' di storia.
La sommità della collina era già occupata nell'età del ferro.
La fortificazione era stata inizialmente attribuita all'epoca longobarda e ritenuta costruita su resti romani più antichi, di cui tuttavia non è emerso alcun elemento concreto.
Il castello, venne presumibilmente costruito dai Signori da Castello, Conti di Crusinallo, nella seconda metà del XII secolo (1150-1200).
Fu poi acquisito dai Vescovi di Novara, Signori delle Riviere del Lago di San Giulio; nell’anno 1205 fu abitato dal Vescovo Pietro IV e dalla sua corte.
Nel 1235 era presidiato dalle milizie vescovili, con i castelli di Gozzano e dell’Isola di San Giulio.
Proteggeva la stazione dei pedaggi che venivano riscossi ai piedi del colle, presso gli ingressi della Rivera orientale, sulla strada che collegava Gozzano con la Valle d’Ossola.
Gli statuti della comunità della Riviera di San Giulio ordinavano che tutti gli uomini validi accorressero in armi al suono della campana della torre.
Essendo visibile da grande distanza, la torre rappresentava in modo simbolico il potere del Vescovo.
Nella prima metà del secolo XVI servì a contrastare le invasioni dei mercenari di Francesco II Sforza e dell’imperatore Carlo V.
Quando nel 1704 le milizie tedesche si accamparono nell’alto Novarese, il Vescovo ordinò per l’ultima volta di presidiare la fortezza e vi ammasso’ bene e scorte alimentari.
Con la soppressione dei beni ecclesiastici avvenuta nell’Ottocento, il castello fu acquisito da tutti i villaggi dai quali era visibile e dai quali era possibile udire il suono della campana posta sulla torre.
L’ultima campana della torre, fusa nel 110 a Bolzano Novarese da tale Pietro Bonavila, benché rotta, tornò a suonare il 4 novembre 1918 per annunciare la fine della prima guerra mondiale.
Da allora venne fatta suonare ogni anno, in occasione della ricorrenza, fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale, quando venne spostata nel giardino di villa Bossi, municipio di Orta, per timore di eventuali furti. La campana è stata riposizionata sulla torre nel 2005, al termine di importanti lavori di restauro.
Nei primi decenni del Novecento l’intero complesso fondiario fu ceduto ai privati, ad eccezione del castello che ora appartiene al comune di Orta e viene gestito dall’Ente riserve


La torre, a base quadrata, presentava una porta d’ingresso collocata a 6 m. di altezza.
L’accesso avveniva tramite una scala mobile, che poteva essere ritirata se gli attaccanti fossero riusciti a superare la cortina muraria. Questa, originariamente munita di spalti, feritoie e camminamento di ronda, chiudeva 2 cortili interni a cui si accedeva solo attraverso un’ampia piazza muragliata che poteva contenere fino a 600 uomini.
La torre era suddivisa internamente in 3 impalcati che permettevano l’abitazione da parte della guarnigione. Il piano inferiore aveva funzione di magazzino per viveri e acqua in caso di assedio. Dal piano più alto avveniva la difesa dell’ingresso mediante il lancio di pietre.

Fonti per i testi:
Lago d'Orta-Itinerari tra arte,storia e natura (Borzini,Salvini,Valeggia)
Volantino Piemonte Parchi


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