sabato 4 aprile 2020

Un Supervulcano in Valsesia


I nostri territori, di rara bellezza naturalistica, vantano tante ricchezze artistiche e propongono molte iniziative culturali ma non è finita: poco lontano dal nostro amato Lago d’Orta è stato scoperto, una ventina di anni fa, un SUPERVULCANO fossile.
Questa caratteristica particolare del terreno ha anche positive ricadute sulla coltivazione dei vigneti.

Molti geologi vengono a studiare le rocce della Valsesia

Rocce della Valsesia
Ma cos’è un Supervulcano? 
Non lo sapevo, mi aiuto con Wikipedia e capisco che è una di quelle 10-12 grandi aree al mondo, dal  diametro di varie decine di chilometri, che si sono formate dopo che un’eruzione ha svuotato un vulcano e lo ha fatto sprofondare. Sono strutture che non sono dei veri e propri vulcani e all’interno delle quali ci possono essere vari crateri o altre formazioni quali geyser, fumarole, sorgenti termali, ecc. Alcuni esempi sono il parco di Yellowstone (Usa) e i Campi Flegrei (zona di Napoli).

La zona dei Campi Flegrei (Napoli)
Il territorio del Sesia Val Grande Geopark contiene una straordinaria varietà di rocce e forme del paesaggio che derivano da diversi processi geologici: tutta l'area mostra gli effetti delle numerose trasformazioni accadute in centinaia di milioni di anni.

Il prof. Silvano Sinigoi, professore di Petrografia all’Università di Trieste, ha studiato la geologia del territorio valsesiano dal 1979, continuando gli studi del prof. Giorgio Rivalenti, professore di Petrologia e Petrografia dell'Università di Modena (un pioniere degli studi della geologia della Valsesia). Negli anni ’80 iniziò a collaborare con il prof. James Quick, prorettore della Southern Methodist University di Dallas e nel 2009 presentò la sua scoperta, che fece il giro del mondo e fu riportata dalla tv e dalla stampa nazionale e scientifica: dimostrò che le rocce magmatiche e vulcaniche di quella zona appartengono ad un unico sistema magmatico attivo tra 290 e 280 milioni di anni fa e ormai fossile.

Il prof. Sinigoi - foto NovaraPuntoCom

Circa 300 milioni di anni fa un vulcano è esploso eruttando un'immensa quantità di materiale e sprigionando un'energia pari a 250 bombe atomiche. Tra 60 e 30 milioni di anni fa gli stessi processi che hanno formato le Alpi hanno sollevato e ruotato la parte di crosta terrestre in cui si trovava il vulcano esploso, mettendone in evidenza il sistema di alimentazione, fino a circa 30 km di profondità: si tratta di un caso unico al mondo!

Cartina della zona del Supervulcano - Fonte: volantino Sesia Val Grande Geopark

Tutta quest’area fa parte del Sesia Val Grande Geopark riconosciuto dall'UNESCO il 5 settembre 2013 e diventato, nel novembre 2015, "UNESCO Global Geoparks”.
E' possibile vederlo in un'area che comprende Valsesia e Valsessera, fino a lambire il lago Maggiore. Per promuoverne la peculiarità geologica esiste l'Associazione geoturistica "Sesia Val GrandeGeopark"


Fonte dei testi: www.supervulcano.it



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