I nostri territori, di rara bellezza naturalistica, vantano tante ricchezze artistiche e propongono molte iniziative culturali ma non è
finita: poco lontano dal nostro amato Lago d’Orta è stato scoperto, una ventina
di anni fa, un SUPERVULCANO fossile.
Questa caratteristica particolare del terreno ha anche positive ricadute sulla coltivazione dei vigneti.
Molti geologi vengono a studiare le rocce della Valsesia |
Rocce della Valsesia |
Ma cos’è un Supervulcano?
Non lo sapevo, mi aiuto con Wikipedia e capisco
che è una di quelle 10-12 grandi aree al mondo, dal diametro di varie decine di chilometri, che si
sono formate dopo che un’eruzione ha svuotato un vulcano e lo ha fatto
sprofondare. Sono strutture che non sono dei veri e propri vulcani e
all’interno delle quali ci possono essere vari crateri o altre formazioni quali
geyser, fumarole, sorgenti termali, ecc. Alcuni esempi sono il parco di
Yellowstone (Usa) e i Campi Flegrei (zona di Napoli).
La zona dei Campi Flegrei (Napoli) |
Il territorio del Sesia Val Grande Geopark contiene una
straordinaria varietà di rocce e forme del paesaggio che derivano da diversi
processi geologici: tutta l'area mostra gli effetti delle numerose trasformazioni accadute in centinaia di milioni di anni.
Il prof. Silvano Sinigoi, professore di Petrografia
all’Università di Trieste, ha studiato la geologia del territorio valsesiano
dal 1979, continuando gli studi del prof. Giorgio Rivalenti, professore di
Petrologia e Petrografia dell'Università di Modena (un pioniere degli studi della
geologia della Valsesia). Negli anni ’80 iniziò a collaborare con il prof.
James Quick, prorettore della Southern Methodist University di Dallas e nel
2009 presentò la sua scoperta, che fece il giro del mondo e fu riportata dalla
tv e dalla stampa nazionale e scientifica: dimostrò che le rocce magmatiche e vulcaniche
di quella zona appartengono ad un unico sistema magmatico attivo tra 290 e 280
milioni di anni fa e ormai fossile.
Il prof. Sinigoi - foto NovaraPuntoCom |
Circa 300 milioni di anni fa un vulcano è esploso eruttando
un'immensa quantità di materiale e sprigionando un'energia pari a 250 bombe
atomiche. Tra 60 e 30 milioni di anni fa gli stessi processi che hanno formato
le Alpi hanno sollevato e ruotato la parte di crosta terrestre in cui si
trovava il vulcano esploso, mettendone in evidenza il sistema di alimentazione,
fino a circa 30 km di profondità: si tratta di un caso unico al mondo!
Cartina della zona del Supervulcano - Fonte: volantino Sesia Val Grande Geopark |
Tutta quest’area fa parte del Sesia Val Grande Geopark
riconosciuto dall'UNESCO il 5 settembre 2013 e diventato, nel novembre 2015,
"UNESCO Global Geoparks”.
E' possibile vederlo in un'area che comprende Valsesia e
Valsessera, fino a lambire il lago Maggiore. Per promuoverne la peculiarità
geologica esiste l'Associazione geoturistica "Sesia Val GrandeGeopark"
Fonte dei testi: www.supervulcano.it
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