mercoledì 13 agosto 2014

ORTA RELOADED: il lago riprende vita?

Il Museo di Storia Quarnese in collaborazione con Ecomuseo del Lago d`Orta e Mottarone ha organizzato una conferenza che si è svolta lo scorso 12 agosto, a Quarna Sotto, nell'Auditorium del Museo Etnografico e dello Strumento a fiato.

L'occasione è stata propizia per scoprire un altro angolo dell'entroterra occidentale del Lago d'Orta.


Il lago d'Orta visto dalla strada che da Omegna porta a Quarna Sotto

Da Omegna, in circa 20 minuti di auto, lungo una strada che presenta parecchi tornanti, si raggiunge Quarna Sotto, detta il "Paese della musica" per via della secolare produzione di strumenti musicali a fiato, che prese avvio nella prima metà del XIX secolo su iniziativa di alcuni artigiani che avevano appreso il mestiere a Milano.



Il Museo Etnografico e dello Strumento a fiato è tra i pochissimi musei musicali esistenti e si distingue perché illustra in particolare i vecchi metodi di lavorazione.



Dopo la visita al museo si è svolta la conferenza sul tema della situazione del lago d’Orta a 25 anni dall’intervento di recupero ambientale.
Sono intervenuti Marina Manca, Direttrice dell`Istituto per lo Studio degli ecosistemi - CNR Verbania, Andrea Del Duca, Direttore Ecomuseo del lago d`Orta e Mottarone, Walter Zerla, fotografo, Giuseppe Morabito, Istituto per lo Studio degli ecosistemi - CNR Verbania.
La dottoressa Manca ha illustrato brevemente i risultati dei lavori che hanno portato al risanamento del lago d'Orta (a breve vi racconterò come, nel dettaglio) spiegando che per ritenere davvero raggiunto il successo si dovrebbero reintrodurre le ultime 3 specie di pesci che ancora mancano: il lavarello, l’agone e la bottatrice.


La presenza dei pesci nei vari periodi (il liming è stato effettuato nel 1989).
Il dottor Morabito ha illustrato il progetto S.A.I.L.I.N.G., attraverso il quale si sta monitorando la qualità delle acque del Lago Maggiore e che si spera presto di introdurre anche nel lago d'Orta. 

Sarebbe molto importante, infatti, riuscire a mantenere costante il monitoraggio, ma purtroppo i fondi non sono mai sufficienti per questo tipo di iniziative (mentre per la "sagra del fungo mezzo maturo e mezzo no, colto nella valle di non so dove" chissà come mai i soldi saltan fuori...)



Altre notizie su Quarna, per chi ha tempo per leggere:

Nel 1970 fu terminata la carrozzabile che porta all'Alpe Camasca, un vasto e bell'alpeggio, sede tradizionale dei festeggiamenti di San Rocco che originano dalla festa di Sant'Egidio, organizzata nei primi anni del Novecento da Egidio Rampone, titolare della prestigiosa fabbrica di strumenti a fiato, per celebrare il suo onomastico. La festa fu poi spostata al 16 agosto e continua ad essere un appuntamento molto sentito da quarnesi.

L'alpe Camasca fu anche sede del primo (e maggiore) lancio di armi e munizioni da parte di quadrimotori statunitensi (18 gennaio 1945), la località fu scelta in quanto sede stabile, fin dal 1943, di un gruppo di partigiani. Nel 1944 tutte le baite dell'alpe furono date alle fiamme decretando la fine delle tradizionali attività di coltivazione e allevamento dell'alpeggio dove, fino a quell'epoca, gran parte della popolazione di Quarna Sotto trascorreva i mesi estivi. Attualmente l'alpe è percorsa da numerosi sentieri per escursioni tra le quali la salita alla Massa del Turlo.

Alcune parti dei testi sono tratte dal sito dell'Ecomuseo, la tavola con le specie dei pesci è tratta dalla presentazione della Dottoressa Manca del CNR.



martedì 5 agosto 2014

Motopasseggiate - La terra tra i due laghi.

Se state pensando di trascorrere 2 o 3 giorni in una zona che vi permetta di unire giri in moto divertenti a visite naturali e culturali, vi consigliamo l'Alto Piemonte, tra il Lago d'Orta e il Lago Maggiore.
Il nostro B&B è un'ottima base di partenza (www.allombradelciliegio.it).

Ecco un primo giretto che consiglio agli amici Motociclisti: non è molto lungo (circa 45 km) ma si possono inserire soste per visitare le bellezze della zona.

Oggi era la giornata ideale per ripercorrerlo e potervelo descrivere al meglio.

Uscendo dal B&B, girate a destra e poi ancora a destra, sulla strada che i motociclisti percorrono abitualmente per salire al Mottarone, verso Armeno.

Dopo un paio di km deviate per un attimo verso il Monte Mesma: trovate il cartello che vi fa salire a destra, per una stradina percorribile agevolmente in moto, su fino al Convento dei Francescani, da cui potrete ammirare un panorama spettacolare del Lago d'Orta.

Vista del Lago d'Orta dal Monte Mesma
Riprendete poi la strada precedente e a Miasino, a circa 5 km dal B&B, se necessario, troverete il benzinaio e dopo 500 metri un piccolo supermercato dove eventualmente farvi fare dei panini. Proseguite verso Armeno e fate una piccola deviazione per fermarvi, all'ingresso del paese, a visitare la chiesa romanica di Santa Maria Assunta che ha mantenuto tutto il suo fascino e che contiene degli affreschi del XV secolo.La chiesa è tra le poche quasi sempre aperte.


Ad Armeno trovate anche benzinaio e tabaccaio oltre che vari negozietti di generi alimentari.
Uscendo dal piazzale della chiesa girate a sinistra per ritornare all'incrocio da cui siete arrivati, girate di nuovo a sinistra per proseguire sulla strada principale verso Gignese (dopo 1 km c'è un supermercato un po' più grande del precedente).

Il verde quest'anno è intenso, dopo tutte le piogge, e oggi mi accompagna una piacevole brezza che mitiga il sole di agosto, che, quando si fa vedere, scalda come deve scaldare il sole estivo. I cavalli nei recinti, le mucche al pascolo, i giardini curati: panorama rilassante per gli occhi e per la mente.

Il torrente Agogna
Si scende nella valle dell'Agogna e poi si risale per arrivare a Sovazza, proseguite verso Gignese, la strada costeggia il torrente Agogna con saliscendi e dolci curve in mezzo al verde, traffico praticamente assente.
Questo è il pezzo più bello del percorso, dal punto di vista motociclistico perchè non ci sono paesi, la strada è abbastanza ampia ed è un susseguirsi di curve.


La valle dell'Agogna.

A circa 17 km dal B&B ecco Gignese, che gravita già in zona Lago Maggiore, lo capirete dal maggior movimento in paese e sulle strade. Il paesotto è un tipico centro turistico, quindi troverete benzinaio,negozi,bar,ristoranti,agriturismi. Inoltre potrete visitare il Museo dell'Ombrello e del Parasole e poi decidere se scendere verso Stresa e costeggiare il Lago Maggiore oppure se percorrere la strada dell'Alto Vergante. Potete anche fare una deviazione verso il GIARDINO ALPINIA , dove scoprire tante tipi di piante diverse e godere di un panorama mozzafiato sul Lago Maggiore.



Con il nome di "Vergante" si indica normalmente il fianco orientale delle colline che fiancheggiano a ovest il bacino inferiore del Lago Maggiore, tra Feriolo e Arona, ricco di boschi e sentieri ben segnalati e facilmente percorribili.
Io vi consiglio di provare almeno una volta a percorrere la seconda, quindi uscendo da Gignese tenete la destra seguendo il cartello per Stresa e, dopo essere passati per l'abitato di Vezzo (attenzione: tra Gignese e Vezzo ci sono alcuni autovelox fissi) seguite i cartelli per l'Alto Vergante, giungerete così a Carpugnino, dove consiglio una sosta per la visita alla chiesa romano-gotica di San Donato, monumento nazionale dal 1902, che la tradizione vuole costruita sui resti di un tempio dedicato al dio Sole.



Proseguendo sulla strada principale arriverete a Massino Visconti, da cui vedrete bellissimi scorci del Lago Maggiore e dove potrete ammirare resti del castello visconteo.

Vista del Lago Maggiore da Massino Visconti
A Massino, inoltre, c'è la Chiesa di San Michele, sempre visitabile, nota per il suo campanile romanico pendente, unico resto della costruzione originaria, datato tra il 1025 e il 1050.
La chiesa di S.Michele a Massino Visconti
Sulle pareti della singolare abside quadrata, si può ammirare un ricco ciclo affreschi quattrocenteschi: la teoria degli Apostoli, i profeti, la figura del Cristo Pantocratore tra s. Michele Arcangelo e una Madonna del latte in trono e altri santi (fonte sito Comune Massino Visconti).

Particolare del ciclo di affreschi della Chiesa di San Michele a Massino Visconti
Percorrete poi tutto il Vergante fino a Invorio - dove è rimasta una torre alta 17 metri e  ben conservata di un castello del XI secolo -  da cui prenderete la strada tra i boschi che porta a Bolzano Novarese ed al B&B.

A Bolzano Novarese consiglio la visita della chiesa di S.Martino di Ingravo, che contiene affreschi del XV secolo e che è la protagonista di un piccolo racconto "a puntate", qui sul blog, che ve ne svelerà la storia.

Google Maps