domenica 28 agosto 2016

La chiesa di San Gaudenzio a Baceno

Era da parecchio tempo che desideravo visitare la chiesa di San Gaudenzio a Baceno - monumento nazionale - perchè diverse persone me l'avevano descritta come un luogo assolutamente da vedere.
Finalmente oggi ho deciso che il pomeriggio era per me e con il mio fido destriero ho intrapreso la motopasseggiata.

La mia Hornet davanti alla Chiesa di San Gaudenzio a Baceno.
Baceno dista dal nostro b&b un'ottantina di chilometri e la via più rapida è quella di fare l'autostrada verso il Sempione: ho costeggiato la sponda orientale del lago d'Orta e a Omegna sono salita sulla superstrada che poi diventa autostrada.
Ho percorso la Val d'Ossola e ho preso l'uscita per Crodo (non c'è pedaggio su questo tratto). Seguendo le indicazioni per Pontemaglio e Crodo poi compaiono quelle per Baceno.
Dopo l'uscita dall'autostrada il percorso è un po' più movimentato e si passa in paesini con casette e chiesette bellissimi.
A Baceno è sufficiente seguire le indicazioni e si arriva nel posteggio (gratuito) dove la chiesa si manifesta nella sua imponenza, con il gigantesco San Cristoforo affrescato affinchè i viaggiatori (ne è il patrono) potessero vederlo da lontano, durante i loro cammini nei pressi della chiesa.

La chiesa di San Gaudenzio - Baceno.

San Cristoforo - Chiesa di San Gaudenzio - Baceno

Gli orari di apertura per le visite sono riportati nel sito della chiesa. L'ingresso è gratuito ma ci sono diversi contenitori per il mantenimento della chiesa e degli affreschi.

La chiesa è sorta nella sua prima "versione" attorno al 1000 e fu rimaneggiata più volte.
Quando sono entrata sono rimasta sbalordita per la ricchezza di affreschi presenti: la chiesa ne è praticamente ricoperta completamente e sono quasi tutti in buono stato. Una particolarità è il pavimento, decisamente in salita (ci sono circa 90 cm di dislivello tra l'ingresso e l'area dell'altare).

L'interno della chiesa di San Gaudenzio - Baceno.

In fondo alla navata di destra (guardando l'altare) si trova la cappella della Madonna, "considerata (artisticamente parlando) la parte più bella e antica della chiesa" (cit.), affrescata con scene della storia di Maria.
La cappella della Madonna nella chiesa di San Gaudenzio - Baceno.
Due ante barocche rovinano gli affreschi precedenti purtroppo...
Sulla destra, un po' nascosta, una elegante Madonna del Latte.

La Madonna del Latte nella Chiesa di San Gaudenzio - Baceno.
Sull'arco di sinistra si vede un curioso affresco, sembra rappresentare degli ex-voto antichi.

La cappella della Madonna - Chiesa di San Gaudenzio - Baceno.
Personalmente, mi piace tanto questa Annunciazione:

Annunciazione - Chiesa di San Gaudenzio - Baceno.

Altri due affreschi che mi hanno colpito sono quello di Adamo ed Eva e quello di Lucifero, che si trovano nella zona destra del presbiterio. Ho trovato spiegazioni interessanti nell'articolo di Fabio Casalini sul blog I Viaggiatori Ignoranti che vi invito a leggere.

Non c'è una cripta, ma a metà della navata di destra una scaletta scende nella "grotta di Lourdes", niente di particolarmente interessante, ma è stata realizzata dagli abitanti e sono presenti molti ex-voto.
Ci sono molti altari di epoche successive ma si tratta di opere di periodi artistici che mi piacciono di meno...

Proseguendo nella valle, dopo Crodo si trovano le Terme di Premia e in cima alla valle le bellissime cascate del fiume Toce.

Sulla strada del ritorno ho avuto tempo solo di fotografare l'esterno di due chiese che potrebbero essere oggetto di prossime visite:

- la chiesa pievana dei SS. Pietro e Paolo a Crevoladossola, edificata nel 1331;

La chiesa pievana dei SS. Pietro e Paolo a Crevoladossola

- San Bartolomeo a Villadossola, seconda metà del XII secolo, uno degli edifici romanici meglio conservati e che ha il campanile più bello della Valdossola.

La chiesa di San Bartolomeo a Villadossola

Fonti:
Archeocarta
Medioevo.org




lunedì 1 agosto 2016

In una stretta valle

La motopasseggiata di oggi mi ha portato a Campello Monti, in fondo alla Val Strona, una valle stretta stretta, con una strada a volte pure molto stretta e tortuosa.

Dal B&B sono circa 38 chilometri di curve e bei paesaggi, ma non è un giro circolare, quando si arriva in fondo alla valle è necessario tornare indietro per la stessa strada fino ad Omegna, dove si puo' decidere se rientrare al B&B costeggiando la costa orientale oppure quella occidentale (così come è da decidere all'andata).


Io ho percorso per prima la sponda orientale, godendomi l'acceso blu del lago d'Orta in una mattinata limpida e non afosa (dopo i temporali del giorno prima).
A Omegna bisogna entrare in paese e seguire i cartelli per la Valle Strona, non prima di aver fatto il pieno di carburante perchè poi non ci sono distributori.


La strada è tortuosa e in alcuni punti molto stretta, tra Germagno e Massiola l'asfalto è abbastanza degradato e lungo il ciglio della strada rovi e felci ingombrano e rimanendo a destra per non invadere lo spazio di un eventuale veicolo in senso inverso non è raro urtare la vegetazione. In alcuni punti mi sono anche sentita di suonare il clacson tanto le curve erano cieche e strette. Insomma, un primo tratto che per il mototurista non concede molto spazio per ammirare il panorama, ma a velocità ridotta si puo' fare anche quello :)


Verso la parte finale della valle la strada si allarga e l'asfalto è migliore, a Campello Monti ho visto le indicazioni per un paio di ristoranti, di cui uno con camere. Lungo il percorso non ne ho visti poi molti, e neanche bar.
Si possono visitare il museo del legno, ci sono anche molte botteghe artigiane.
Alcuni paesini sono di origine Walser e la valle ne mantiene vive le tradizioni.
Oggi non avevo tempo di visitare tutto cio' che la Valle offre ma mi sono ripromessa di dedicarle un giorno intero appena possibile.

Qui la mappa e qui un po' di informazioni.

La prossima volta voglio deviare verso Germagno. Ci dovrebbe essere la sede di monaci che coltivano la frutta e ne fanno marmellate molto buone: le ho potute gustare un anno fa in occasione di un evento ad Ameno.

Tornando verso Omegna mi è sembrato che la strada fosse migliore, forse stare sul lato opposto della carreggiata facilita la guida.