venerdì 10 giugno 2016

Tenere viva la memoria.

La memoria di ciò che è stato è ciò che ci fa comprendere il presente e scegliere meglio il nostro futuro.
Per mantenere viva la memoria del passato del nostro territorio, nel 2015 è stato avviato il progetto ACCENDIAMO LA MEMORIA che si prefigge di raccogliere vecchie immagini, documenti e video e intende realizzare interviste su diversi argomenti.
Le zone di riferimento sono il Cusio, il Medio Novarese, il Vergante e i paesi limitrofi.
L'obiettivo è quello di CONSERVARE e CONDIVIDERE tutti i materiali (che possono anche essere donati da privati), che comporranno una banca dati in continua evoluzione.

Sul sito è visibile in tempo reale, in home page, lo stato dell'archivio: quante immagini raccolte (ad oggi più di 18.000), quante online e quanti video online.

Ecomuseo è il partner istituzionale del progetto Accendiamo la Memoria.
Fabio Valeggia ne è la colonna portante e da qualche mese sta presentando il progetto in alcuni dei paesi del territorio interessato, proiettando le immagini dei rispettivi paesi e suscitando sempre molto interesse.
Fabio Valeggia presenta Accendiamo la Memoria ad Orta. L'immagine è di Bolzano Novarese com'era, e com'è.

Finalmente oggi sono riuscita ad assistere a una delle presentazioni, a Orta San Giulio, che è stata, pero', diversa dalle altre e molto particolare.
Infatti, erano presenti i ragazzi della scuola media di Orta che hanno "studiato" l'archivio di Accendiamo la Memoria per distillare immagini che li hanno colpiti e sulle quali hanno poi svolto delle ricerche.

Il Sindaco di Orta introduce l'incontro con la Scuola.

Ognuno ha scelto una tematica e ha fatto una piccola presentazione al pubblico, i ragazzi hanno spaziato dai mestieri, al risanamento del lago, dalla scuola, all'abbigliamento e al tempo libero, sono stati toccati anche la Galloni (motociclette) e il sabato del fascismo.

I ragazzi hanno illustrato le loro ricerche sulla storia di Orta e del territorio circostante.

Complimenti ai ragazzi e anche agli insegnanti coinvolti nel progetto, che hanno saputo trasmettere loro la voglia di comprendere quello che fu.

Sul sito di Accendiamo la Memoria si possono visionare le immagini, inoltre esistono un blog e la pagina facebook.

Il prossimo appuntamento è per il 21 di giugno, i dettagli qui.









giovedì 2 giugno 2016

Festeggiare il 2 giugno in un piccolo paesino del novarese.

Oggi è stato un giorno importante perchè abbiamo ricordato un giorno di 70 anni fa che è stato uno dei momenti fondanti della Repubblica Italiana, quello del referendum istituzionale, dove gli Italiani sono stati chiamati a scegliere tra monarchia e repubblica.

La scheda elettorale del 2 giugno 1946

Circa un mese fa ci siamo detti che bisognava organizzare un momento di ricordo, che doveva essere, però, piacevole, che non fosse la solita conferenza celebrativa. E la formula che abbiamo ideato ha decisamente funzionato perchè finalmente la sala consiliare era piena di cittadini e abbiamo anche raccolto diversi apprezzamenti alla fine della serata.

In attesa di incominciare abbiamo proiettato immagini dell'epoca e, quando il Sindaco ha dato inizio alla serata, abbiamo ascoltato il nostro inno nazionale, con qualche timido accenno di canto da parte del pubblico (che però, come succede a tutte le partite di calcio o eventi di vario tipo, perde il ritmo con la musica dopo poche battute :DDD).

Il Sindaco ha fatto un breve discorso introduttivo per ricordare l'importanza del referendum e della partecipazione al voto.
Dopo un brevissimo video dell'epoca, il professor Giovanni Cerutti, Direttore scientifico dell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola, ha illustrato in 15 minuti e in modo estremamente interessante i passaggi storici attraverso i quali si è arrivati al referendum istituzionale, come e perchè ci arrivo' indebolita la monarchia e come tentò di far ricorso per calcolare le percentuali sugli aventi diritti al voto invece che sui votanti.

Successivamente abbiamo proiettato due video, il primo è stato realizzato da una scuola superiore ed illustra i vari passaggi istituzionali, a partire dall'ottobre 1944, che hanno portato al riconoscimento di voto alle donne.
Il secondo, un documentario dell'Istituto Luce, racconta quel giorno speciale, quel 2 giugno che ci ha regalato la Repubblica attraverso immagini del voto in diverse città e di alcuni personaggi famosi (Umberto II, Toscanini, Benedetto Croce, ecc).

L'Assessore Carlo Frattini, appassionato studioso della storia locale ha poi raccontato cosa successe a Bolzano Novarese quel 2 giugno, quanti andarono a votare e quali furono le preferenze espresse: la monarchia ottenne 103 voti e la repubblica 374, ci furono 5 schede  nulle e 60 schede bianche.

Per quanto riguarda i partiti, quello che riscosse il maggio numero di preferenze fu il PSIUP, Partito Socialista di Unità Proletaria, con 256, seguito da Democrazia Cristiana con 172 e Partito Comunista con 74 voti.
Una curiosità: i partiti venivano identificati con la descrizione del loro simbolo.

Non c'erano i nomi dei partiti ma la descrizione del simbolo.

Per chiudere la serata si è voluto creare un passaggio ideale tra chi c'era quel 2 giugno del 1946  e chi tra poco inizierà a votare, i neo -diciottenni.

A Bolzano Novarese ci sono ancora 11 elettori che votarono al referendum istituzionale, 3 erano presenti e a loro è stata donata una pergamena con l'attestato di presenza e la fotocopia del cedolino elettorale.

I bolzanesi che compiranno 18 anni nel 2016 sono 10, di loro 3 erano presenti e a loro è stata regalata una copia della Costituzione Italiana che è stata consegnata dagli elettori anziani.
Il Sindaco ha poi donato ai 3 giovani il libro su Bolzano Novarese con la raccomandazione di leggerli un pò per volta ma con costanza, servirà loro a conoscere e capire la realtà in cui vivono.

Il Sindaco, i neo-diciottenni, gli elettori anziani e i parenti degli elettori anziani che non hanno potuto presenziare.