venerdì 11 settembre 2015

#myexpo2015 - parte 4

Vagando nei cluster del riso, del cacao e del caffè si trovano decine di piccoli stand: la maggior parte espongono grandi cartelloni con le loro bellezze turistiche e l'aggancio con le tematiche di Expo si riduce a qualche prodotto alimentare proveniente dal paese, con una scheda che ne spiega le modalità di coltivazione e gli utilizzi che se ne fanno.
Ogni tanto un desk con qualche cibaria da provare (a pagamento), qualche prodotto di artigianato o qualche curiosità.
Come per esempio allo stand di Timor Leste, dove si puo' ammirare il prodotto del Musang, specie di gatto selvatico asiatico, che si nutre scegliendo i chicchi migliori e più maturi del caffè, e poi li deposita sotto forma di escrementi. Questi vengono raccolti, i chicchi che sono stati digeriti vengono estratti e ripuliti dagli enzimi dello stomaco del Musang, tostati, miscelati con altre 2 qualità pregiate, e venduti poi a prezzi astronomici.



Nel cluster delle spezie abbiamo visitato l’Afghanistan, i cui prodotti erano presentati in teche di vetro, come se fossero "gioielli". In effetti lo zafferano è uno degli alimenti più preziosi...


Nello stand del Brunei ci aspettavamo qualcosa di eclatante, visto che il Sultano è uno degli uomini più ricchi del mondo, invece era molto semplice, nel cluster delle spezie. Erano illustrati i prodotti con le relative spiegazioni e le vie commerciali.


Di molti padiglioni non è il caso di parlare in quanto li ho personalmente trovati "anonimi" (Argentina, Cuba, Basmati Pavillon...)
L'Azerbaijan non l'abbiamo potuto visitare perchè era in programma la visita del capo di stato e relativa moglie e quindi era tutto blindato, consiglio di informarsi su quali sono i giorni "speciali" prima di programmare la visita.


In compenso ci siamo imbattute casualmente nella sfilata di Foody...argh....la fanno ad orari prefissati...informatevi.....


(segue)

venerdì 4 settembre 2015

Motopasseggiate - Il giro attorno al Lago d'Orta

Cari Amici Motociclisti, questo itinerario non è troppo impegnativo ma comprende belle strade, belle curve, bei panorami e tante possibilità di sosta per ammirare le nostre bellezze naturali e culturali (e farsi degli spuntini).
Senza soste si tratta di circa un'oretta e mezza di giro, ma potete tranquillamente riempire una intera giornata.

Uscendo dal B&B svoltate a destra e poi ancora a destra e proseguite sulla strada principale. Il primo panorama che vi apparirà, sulla sinistra, sarà quello della Torre di Buccione con, sullo sfondo, il Monte Rosa.


Se volete, potete fare una deviazione per salire al convento del Monte Mesma, si puo' arrivare in cima in moto, bel panorama sul lago. Il convento non è visitabile sempre, solo in alcune occasioni, la chiesa è aperta.

Ritornate sulla strada principale e proseguite fino ad arrivare a un incrocio dove dovete svoltare a sinistra seguendo il cartello con la scritta "Vacciago", poi bisogna subito svoltare a destra. Passerete in mezzo al piccolo paesino, frazione di Ameno, con bellissimi palazzi settecenteschi e ottocenteschi contornati da giardini lussureggianti.
Arriverete poi a un piazzale dove consiglio una sosta per ammirare la bella veduta del lago e, se è sereno, del Monte Rosa.

La foto è stata scattata nel mese di dicembre.

A una estremità del piazzale il Santuario della Bocciola (fine Settecento), sorto sui resti di una antica chiesa del 1500 edificata perchè in quel posto si diceva fosse apparsa la Madonna a una giovane contadina.



Riprendendo la strada arriverete a Miasino (trovate un benzinaio) dove, al primo svincolo che vi appare dovete girare a sinistra per iniziare la discesa verso il lago.
Se volete visitare Miasino lasciate la moto di fronte al benzinaio e bighellonate per le stradine (non mancate Villa Nigra, cortile visitabile) e arrivate alla bellissima chiesa di San Rocco, in posizione panoramica, una delle più belle, frutto della ricchezza degli antichi abitanti di Miasino e restaurata, contiene opere importanti.

Seguendo poi le indicazioni per Orta, passerete attraverso il paesino di Legro che è noto per i murales che decorano i muri delle case, ispirati alle opere di Gianni Rodari (nato a Omegna) e ai film che hanno come protagonista il lago d'Orta.

Continuando a scendere, passerete sotto la ferrovia ed arriverete ad una rotonda dove vedrete la costruzione in stile moresco dell'Hotel Ristorante Villa Crespi (gestito dallo Chef Cannavacciuolo): andando diritti si arriva ad Orta, ma ne parleremo un'altra volta, oggi girate a destra, e costeggiate tutto il lago, lungo il quale troverete benzinai (Orta, Pettenasco, Omegna) e luoghi dove rifocillarvi, oltre che diverse spiagge attrezzate.

Potete fermarvi a Pettenasco per una bella passeggiata in riva al lago e per visitare un piccolo museo che è un gioiellino, il museo dell'Arte e della Tornitura del Legno.

Proseguite poi verso Omegna, la cittadina non è granchè bella, ma eventualmente potete fare sosta per una passeggiata sul lungolago carino, oppure per passare il resto del tempo al Lido, spiaggia attrezzata con piscine e bar.
Altrimenti proseguite per chiudere il giro e costeggiare l'altra sponda del lago, dove pero' la strada è un pò più in quota (dovete seguire i cartelli per Cesara e Nonio).
Tra dolci curve e scorci bellissimi del lago passerete attraverso Nonio e Cesara, paesini con graziose chiesette di collina.

La chiesa di Nonio.

Ci si allontana un po' dal lago ma quando arriverete nei pressi di Alzo vi si ripresenterà in tutta la sua bellezza. Ad Alzo potete scegliere se passare in mezzo al paesino oppure tenere la strada principale e prendere poi quella per il Santuario della Madonna del Sasso.


Dal piazzale della Chiesa si gode un panorama davvero mozzafiato su tutto il lago d'Orta. Potete salire fino in cima perchè c'è un posteggio gratuito, troverete anche un piccolo bar.



Ridiscendendo verso il lago seguite poi le indicazioni per Pella, paesino dove è carino passeggiare lungo il lago gustandosi un buon gelato della rinomata gelateria della Torre. Bisogna però lasciare la moto fuori dal centro storico, perche non è aperto ai veicoli.
Tornando, rimanete lungo la strada che costeggia il lago fin dove vi è consentito, passerete per la bella chiesa romanica di San Filiberto e poi arriverete alla frazione di  Lagna, dove ci sono delle belle spiaggette libere per prendere il sole.

L'Isola di San Giulio vista dalla chiesa di San Filiberto di Pella

Salirete poi verso S.Maurizio d'Opaglio, uno dei centri del Cusio rinomati per la produzione di rubinetteria (potete visitare il Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia).
Seguendo i cartelli procederete verso Gozzano, dove potrete scendere al LIDO (grande posteggio) e scegliere tra la spiaggia attrezzata con bar/ristorante oppure l'angolino di spiaggetta libera vicino al molo di attracco della Navigazione.

Da lì si chiude il giro, si torna a Bolzano Novarese in 5 minuti.

Consigli di viaggio:
l'ideale sarebbe arrivare al B&B di venerdì sera per iniziare il giro la mattina ed inserire la visita di Orta e dell'Isola di San Giulio (che richiedono almeno 3 orette), chiudendo così il giro in serata. La domenica mattina consigliamo salita al Mottarone con pranzo in uno dei ristorantini in cima.

Le foto sono di mia proprietà.