mercoledì 20 aprile 2016

Volare sopra gli alberi...

Mai avrei pensato di poter vivere l'esperienza di volare sopra gli alberi, ma è successo: sull'Alpe Segletta, alle spalle di Verbania.
Percorrere 1850 metri sospesa nel vuoto, a 350 metri da terra, attaccata a un unico cavo, per me era del tutto impensabile, soffrendo di vertigini, quelle toste (a causa di un brutto incidente da ragazza), che ti prendono nel basso ventre appena ti avvicini al bordo di un balcone già al terzo piano...
Ma alla fine sono contenta di essermi lasciata convincere...anche se un leggero stato di agitazione mi ha accompagnato per tutto il tempo...

Le caprette sulla strada verso Aurano.
Tutto è iniziato quando il nostro B&B, grazie all'Associazione Case Piemontesi, ha stipulato una convenzione per i nostri clienti con Lago Maggiore Zipline, società che dall'anno scorso propone un'esperienza adrenalinica tra le montagne sovrastanti la sponda piemontese del Lago Maggiore.
Grazie agli amici di Lago Maggiore Zipline, abbiamo potuto visitare la struttura e alcuni di noi hanno potuto anche provare l'emozione del volo.
La struttura si raggiunge salendo da Verbania verso Premeno e, dopo aver raggiunto Piancavallo, seguendo le indicazioni per l'Alpe Segletta (dal nostro B&B si tratta di circa 70 minuti di auto).
A disposizione dei clienti un posteggio gratuito dal quale si raggiunge il prato dove sorgono la struttura di accoglienza, con biglietteria e bar/ristorante, e l'impianto di arrivo, da cui parte la navetta gratuita che in 15 minuti porta i clienti all'impianto di partenza.

Lago Maggiore Zipline: biglietteria, bar/ristorante, l'impianto di arrivo.
Siamo stati i primi a partire e nel tragitto abbiamo scoperto da Claudio, uno dei due tecnici, che la zona è ricca di attrazioni: sentieri per camminate, un tratto di linea Cadorna visitabile, anche una pista per sciare.
Giunti alla partenza abbiamo assistito al "volo" di test per verificare lo stato di pulizia del cavo.
Mia agitazione in crescita.
Poi Claudio ha imbragato Davide che ha effettuato il volo.
Mia agitazione ancora in crescita...
Esistono pochissime strutture simili (ci hanno detto 4 in Italia) ma quella di Aurano è l'unica in Italia a proporre il volo in due stili diversi: freestyle, cioè agganciati in piedi, con le mani libere, con possibilità di fare evoluzioni durante il volo, e falconstyle, agganciati in orizzontale, come nella foto sotto (all'arrivo dopo il mio volo).

All'arrivo. Ho effettuato il volo con l'imbragatura FALCONSTYLE.
Ho scelto il "falcon style", mi hanno consigliato così visto che era la mia prima esperienza di volo.
Il personale alla partenza è molto competente e, all'occorrenza, sa anche confortare e tranquillizzare: lo so, perchè hanno dovuto avere una particolare pazienza con me...
Agitazione in crescita, così come il battito cardiaco...
Consiglio di portare una giacca a vento per l'aria, ne tira sempre un po' in alto, si è a circa 1300 metri, scarpe che non possano scappar via e, se portate gli occhiali, magari la mascherina da sci, o da cross, in modo da bloccarli un po'. Il personale dovrebbe avere delle mascherine di plastica ma mi sono dimenticata di chiederla, nell'agitazione del momento, e il casco non era così coprente sulle orecchie da garantirne il bloccaggio totale, quindi durante il volo ho evitato di muovermi troppo per paura di perderli, inoltre la lacrimazione mi ha un po' infastidito. E' stato l'unico neo di questa esperienza davvero unica.
Oltre alle vertigini io soffro molto di vuoti allo stomaco provocati dai dislivelli quindi temevo il momento della partenza ma, essendo imbragata in orizzontale, ed essendo la discesa progressiva, non ne ho assolutamente sofferto.

Il puntino bianco con le braccia allargate sono io!
E' stato davvero emozionante...guardare gli alberi e il paesaggio da una prospettiva diversa...si svolge tutto abbastanza velocemente (circa 1 minuto e mezzo-2 minuti) ma si riesce comunque a godere del silenzio, del vento, del paesaggio.

Emozione pura!
A metà ho avuto la sensazione di oscillare leggermente in orizzontale verso destra e sinistra, non so se è successo perchè ho allargato le braccia invece di tenerle incrociate sul petto (il che avrebbe dato maggior velocità). All'arrivo una assistente aiuta il bloccaggio e a togliere l'imbragatura.

All'arrivo.
Il momento dell'arrivo è stato strano: nonostante durante il volo alla fine sia stata abbastanza tranquilla, una volta tolta l'imbragatura avevo le gambe che tremavano! Ma questa sensazione è passata subito, per lasciar spazio alla soddisfazione e alla felicità per aver saputo vincere le mie piccole paure ed essermi buttata in questa esperienza unica :)

Dopo il volo è possibile sostare nel prato, rilassarsi e mangiare al bar/ristorante che ha ampie vetrate per godere del panorama.

Ringrazio Lago Maggiore Zip Line e in particolare Manuela che è stata in contatto con noi, Paola, Claudio e l'altro tecnico di cui non ricordo il nome, molto gentili e disponibili a spiegarci tutto nei minimi particolari.
I clienti del nostro B&B potranno usufruire di una tariffa agevolata per i voli.
Si puo' volare anche in coppia, qui sotto vedete ritratti due colleghi di un B&B di Domodossola.

Il volo in coppia




mercoledì 13 aprile 2016

Progettare la valorizzazione del cicloturismo

Ieri si è riunito a Sesto Calende un gruppo di lavoro per la "valorizzazione del cicloturismo nell'area lacuale dei laghi Maggiore, Orta, Varese".
Tale incontro si inserisce nelle attività di programmazione turistica delle Regioni Piemonte e Lombardia ed è stato organizzato in collaborazione con Sviluppo Piemonte Turismo e la società Explora (che già si era occupata di Destination Management per Expo).
Devo dire che è stato estremamente interessante perchè si è trattato di un workshop CONCRETO.
Purtroppo ho perso il primo incontro dove si è parlato del progetto, ma ho potuto recuperare le informazioni.

Obiettivo del gruppo di lavoro era quello di identificazione delle aree di forza e debolezza (abbozzo di SWOT?) rilevanti al fine della realizzazione del progetto.
Questa identificazione è stata fatta in un primo tempo a livello individuale: ciascuno di noi doveva scrivere 7 punti di forza e 7 punti di criticità su altrettanti post-it colorati.



Poi si sono costituiti dei gruppi eterogenei (per area di provenienza geografica e professionale diverse) dove si sono condivisi i vari punti e creato un tabellone riassuntivo.


I gruppi hanno poi presentato in 5 minuti gli highlights del loro lavoro.
Ne è scaturita una mappa di problematiche (alcune: campanilismi, professionalità da migliorare, infrastrutture, ecc.) e opportunità (alcune: ricchezza dell'offerta dal punto di vista paesaggistico, culturale, enogastronomico, percorsi già presenti e mappati fattibili da diverse tipologie di ciclisti, ecc.), da vagliare durante il processo di realizzazione del progetto.
Non tutte le aree critiche saranno risolvibili da subito, ma ci si concentrerà sul 20% più importante di esse, per cercare di dare risposte in tempi utili.
Il prossimo appuntamento, durante il quale si esaminerà il lavoro riassuntivo che verrà redatto dagli organizatori, sarà in Piemonte,
Ci saranno poi altri due incontri successivi per cercare insieme le possibili soluzioni - concrete e realizzabili - alle problematiche principali.

Devo dire che sono estremamente soddisfatta, è stata la mia prima partecipazione a un incontro così concreto: qualche volta oltre ai bla-bla si riesce anche a lavorare in modo pratico!