sabato 4 novembre 2017

Il feuillage al Sacro Monte di Orta.

E' uno dei posti assolutamente da inserire nel vostro itinerario quando verrete a visitare il lago d'Orta, e non solo perché è patrimonio UNESCO o per il suo pregio artistico, ma anche perché avrete l'opportunità di passeggiare tranquillamente nel silenzio, godendo di scorci incantevoli del lago.
E, se pianificate il vostro giro in autunno, potrete godere di un feuillage strepitoso perchè il complesso religioso è inserito in un territorio di 13 ettari suddivisi in due zone distinte: i versanti delle colline e l’area monumentale in cui la vegetazione è da sempre curata come giardino storico.

Autunno al Sacro Monte di Orta.
Potete arrivare al Sacro Monte a piedi, salendo dalla strada che parte alla destra della chiesa parrocchiale di Orta San Giulio, entrando nel complesso religioso passando per la porta con la statua di S. Francesco

L'ingresso al Sacro Monte, dalla strada che arriva da Orta San Giulio.

Oppure potete arrivare in auto o moto, girando a sinistra dopo Villa Crespi e posteggiando nel piccolo parcheggio gratuito dal quale con pochi passi arriverete alla prima cappella.

La mappa del Sacro Monte di Orta

Le 20 cappelle affrescate contengono 375 statue in terracotta di grandezza naturale che illustrano episodi della vita di San Francesco d’Assisi. Sono raffigurate le persone del luogo, la gente comune, le figure non sono sempre eleganti e piacevoli, ma hanno un aspetto più reale e vissuto.

Feuillage al Sacro Monte di Orta.
Si iniziò a costruirlo nel 1590 e i lavori proseguirono per più di un secolo, facendo sì che in questo complesso possiamo trovare svariati stili architettonici e figurativi (tardo Rinascimento, barocco, rococò) fino ad arrivare alla Cappella Nuova, in stile neoclassico, incompiuta.
Inoltre, si possono ammirare le opere degli artigiani locali: bellissime porte, griglie e grate in legno e ferro battuto.

Il Sacro Monte è stato progettato fondendo il percorso tra le cappelle con l’ambiente e la vegetazione, ecco perchè è così suggestivo passeggiare per i suoi sentieri.

Passeggiare in silenzio al Sacro Monte di Orta

Nel 2017 per la prima volta, grazie all'Associazione La Finestra sul Lago, il Sacro Monte di Orta è stato palcoscenico per un originale concerto: tre chitarristi acustici si sono esibiti nell'ambito della rassegna musicale Un Paese a Sei Corde, sfruttando l'acustica delle cappelle e regalando note e momenti emozionanti.

Giovanni Ferro per Un Paese a Sei Corde al Sacro Monte di Orta

Alberto Caltanella per Un Paese a Sei Corde al Sacro Monte di Orta
Parte dei testi sono tratti dal sito http://www.sacromonte-orta.com.
Mappa tratta dal volantino PiemonteParchi di Regione Piemonte

martedì 6 giugno 2017

Menta e Rosmarino Edizione 2017

Di questo evento ho già scritto perchè si tratta di una bella manifestazione organizzata da qualche anno da Asilo Bianco in collaborazione con il Comune e la ProLoco di Miasino.
Si svolge in alcune stanze di Villa Nigra e nel suo parco, ci sono stata sabato mattina in occasione dell'inaugurazione dell'edizione 2017.


L'obiettivo è quello di trattare diversi argomenti "green" e l'interazione tra ambiente naturale e azioni degli uomini, attraverso conferenze, mostre, mercatini delle erbe, dei fiori e dei prodotti naturali o per il giardino.
La mattina è iniziata con la presentazione della manifestazione da parte del Sindaco di Miasino Giorgio Cadei e della Presidente di Asilo Bianco Enrica Borghi.
Enrica Borghi e il Sindaco Giorgio Cadei.
Poi si è passati alla illustrazione del nuovo percorso ciclopedonale di Miasino che si sarebbe inaugurato di lì a pochi minuti, che tocca i territori anche di altri comuni circostanti, realizzato dalla ProLoco di Miasino e dalla Asd Bilake di Miasino con il Patrocinio del Comune. Tutti si sono augurati che i sentieri vengano fruiti con rispetto e attenzione per preservarli intatti. 


Il Sindaco Giorgio Cadei, i rappresentanti della Pro Loco e Max Curioni di Asd Bilake
Infine è stata fatta la presentazione del Giardino dei Semplici, una iniziativa veramente bella curata e finanziata da Albert Husband, Guida Escursionistica Ambientale e Istruttore di Nordic Walking. Si tratta di un giardino botanico di piante officinali (circa 90 specie differenti) che rimarrà aperto al pubblico da maggio a settembre (mercoledì dalle 17 alle 19.30 e sabato dalle 10.30 alle 12.30) con ingresso libero. Ne parlerò più in dettaglio dopo averlo visitato, oggi non ne ho avuto il tempo perchè aspettavo ospiti al B&B.

Il docente Giancarlo Fantini, la guida escursionistica ambientale Albert Husband e il Sindaco Giorgio Cadei.
Non sono stati presentati tutti gli eventi in programma perchè erano veramente numerosi: conferenze, incontri, mostre.
Finalmente si è giunti all'inaugurazione del percorso ciclopedonale e un nutrito gruppo di ciclisti si è avventurato per la prima volta sul tracciato.


Io ho girovagato un po' nel parco ad ammirare i bellissimi fiori esposti, a volte anche con un tocco di design e allestimenti originali.

Alle 11.15 ho partecipato alla passeggiata "Miasino tra il borgo e il bosco", capitanata dalla guida escursionistica ambientale Albert Husband che ci ha fatto percorrere un tratto del nuovo percorso ciclopedonale inaugurato poco prima, avendo l'accortezza di iniziarlo in modo che fossimo al sole nel primo tratto, in discesa, mentre la risalita sarebbe stata tutta all'interno del bosco.
All'inizio, uscendo dal borgo, abbiamo potuto ammirare un bellissimo scorcio del lago con Villa Crespi sullo sfondo.


Durante la passeggiata Albert ci ha parlato dei boschi di castagno, molto numerosi nelle nostre zone.
Il castagno è stato un albero importante nella cultura contadina perchè offriva cibo tramite le castagne e la farina che se ne puo' trarre e legno molto resistente alle intemperie. Ha subito negli anni scorsi un attacco da parte di un parassita proveniente dall'Asia che per qualche tempo ha inibito la produzione delle castagne e fatto morire le piante. La fortuna è stata che un ulteriore parassita arrivato dall'estero si nutrisse del primo, cosa che ha in parte debellato la malattia!
A un certo punto della camminata abbiamo incrociato i ciclisti che lo stavano percorrendo in senso contrario.


Albert ci ha anche parlato dei prati da sfalcio, quelli che si tagliano per fare il foraggio per gli animali, e di quanto siano importanti perchè, venendo tagliati spesso, non permettono alle erbe infestanti di uccidere tutte le altre erbe. In questo modo il foraggio ne contiene tanti tipi diversi e il latte prodotto dalle mucche è migliore, e lo è sempre di più man mano che si sale in quota.
Arrivati di nuovo nel parco di Villa Nigra ci siamo potuti ristorare al bar della ProLoco: io ho mangiato il risotto rosmarino e toma che era veramente buono.
Dopo essermi rifocillata ho visitato le mostre di Salvatore Zito "Leggeri Stick Spinosi", abbastanza inquietante....


e di Alessia Zucchi "Assenza-Presenza"



Nel pomeriggio ci sarebbe stata la passeggiata artistica per le vie del borgo, guidata da Cosetta Dal Cin, Guida Turistica, a cui ho partecipato un paio di anni fa. Cosetta è molto competente e ci aveva svelato tanti retroscena della vita antica di Miasino facendoci notare particolari interessanti delle chiese e delle ville. Consiglio la visita della Chiesa di San Rocco, opulente testimonianza dell'arricchimento di alcuni abitanti del borgo che cercarono futuro fuori dal paese e che vollero lasciare traccia di sé con le donazioni alla Chiesa.


martedì 25 aprile 2017

Scoprire le bellezze del nostro territorio con il Geocaching :)

Il geocaching è un gioco nato nel maggio del 2000 - quando fu nascosto il primo cache - e di cui ho sentito parlare spesso.

Questa foto è stata scattata da uno dei luoghi di ritrovamento di un cache.
Sono stata presente una volta - per caso - al ritrovamento di un cache nel 2014, insieme ai ragazzi della compagnia teatrale Albero Cavo. Eravamo presso una chiesa in rovina per un set fotografico in costume medievale.

I ragazzi dell'Albero Cavo che trovano il cache e lo segnalano tramite la app.
Ci sono poi capitata proprio nel mezzo in questi giorni perchè è venuta a trovarmi una mia amica, rinomata geocacher trentina :)

Ne parlo perchè - anche se il gioco è un po' datato - riscuote ancora un buon successo: quasi tutti i cache che abbiamo trovato riportavano la firma di geocacher passati di lì da poche ore o da pochi giorni.
Sul nostro territorio c'è ampia possibilità di giocare, sul sito ufficiale (www.geocaching.com) viene riportato che nei dintorni di INVORIO, cioè nel raggio di pochi chilometri dal B&B, ci sono più di 900 cache.
Questo permette ai turisti-geocacher di raggiungere posti che magari non avevano pensato di visitare.

La mia amica è arrivata sabato per ripartire martedì, e le previsioni del tempo non erano delle migliori, ma con la scusa di trovare i cache è riuscita ad ammirare molte più cose di quanto avessi mai creduto di riuscire a farle vedere.

Grazie al geocaching siamo capitate nei pressi di una chiesa normalmente chiusa ma, attirate dalla musica sacra che proveniva dal suo interno, abbiamo scoperto che era aperta e abbiamo potuto visitarla.



Il gioco è una specie di caccia al tesoro, praticabile con un gps (tipicamente quello inserito nel cellulare) e ci sono circa 2 milioni di "cache" (in poche parole, il termine inglese è utilizzato per identificare qualcosa di "nascosto", che sia "memoria" in gergo informatico o "provviste" in gergo camping o hiking) in giro per il mondo. Si tratta di contenitori di diverse dimensioni e forme, che possono essere trovati  con vari gradi di difficoltà.

L'idea alla base del gioco è semplice: alcune persone (gli hiders) nascondono dei "tesori" (i cache) in tutto il mondo e ne comunicano le coordinate geografiche (acquisite tramite GPS) sul sito ufficiale, per fornire a chi vuole cercarli (i seekers) il punto esatto per il loro ritrovamento.
Il gioco consiste quindi nella ricerca del cache che, una volta trovato, può essere aperto per scoprirne il contenuto e leggere i commenti di chi lo ha trovato precedentemente.
All'interno c'è sempre un "logbook", cioè un piccolo registro, a volte veramente minuscolo, da firmare con data e orario del ritrovamento e, se si desidera, un piccolo pensiero o un commento.

Firma nel logbook, con data e orario del ritrovamento
Si può prelevare dal cache uno o più oggetti in esso contenuti e/o lasciare un proprio oggetto.

Aggiunta di un oggettino nel cache ritrovato.

Sembra abbastanza facile ma vi assicuro che arrivare in un luogo, anche con le coordinate precise, non sempre è garanzia di ritrovamento immediato, vuoi perchè c'è sempre un minimo di errore del GPS, vuoi perchè non sempre il nascondiglio è così evidente. E questo rende il gioco divertente.

Il bello, però, è dato anche dal luogo nel quale sono dislocati i cache: spesso si tratta di piccole bellezze nascoste che meritano di essere visitate, con paesaggi particolari.
Grazie al geocaching, quindi, è possibile organizzarsi dei percorsi turistici e completare una vacanza visitando luoghi che non sempre sono conosciuti.

Tornando alla mia esperienza: la mia amica ha consultato la app sul cellulare per visualizzare sulla mappa della nostra zona la dislocazione dei cache e scoprire dove avremmo potuto effettuare dei ritrovamenti.
Poi, quando eravamo in vicinanza di uno di esse, la consultava per trovare le coordinate o per leggere i quiz da risolvere per trovarle, il grado di difficoltà, le informazioni relative alla pericolosità o possibilità di ricerca anche di notte e anche alcune notizie di tipo turistico, oltre ai commenti dei vari seekers (i giocatori).
In un giorno, nonostante non sia stata la nostra attività principale ma un riempitivo, abbiamo scovato 10 cache nei dintorni del B&B, tutti posizionati in luoghi che vale la pena di visitare o anche solo di vedere dall'esterno (borghi, monumenti, chiese, bellezze naturali) che vanno da Orta a Pella a Corconio ad Ameno.

Il panorama dalla strada che ci portava alla ricerca di un cache.

Una volta trovato il cache, abbiamo segnalato il ritrovamento tramite la app, che tiene il conteggio dei propri ritrovamenti, e per mezzo della quale si possono aggiungere i propri commenti, leggere gli "spoiler" (cioè gli "aiutini"), fare richiesta di manutenzione o inserire segnalazioni varie.

Buon divertimento alla scoperta dei nostri territori!

Fonte delle informazioni sul geocaching: wiki.geocaching-italia.com

domenica 26 marzo 2017

Fiori,cultura e street food - Giornata del FAI – 26/3/2017

L'annuale “giornata di primavera” del FAI non prometteva bene in termini di meteo ma Veronica ed io non ci siamo fatte intimorire e abbiamo fatto bene perchè nel pomeriggio il sole ci ha ripagate.
La prima tappa è stata a Gozzano dove, in occasione della Mostra della Camelia, sapevamo di trovare, in piazza, street food e birre artigianali, e nel palazzo comunale splendide composizioni con le camelie.

Una delle piccole roulottine del cibo di strada era ambasciatrice di specialità venete: la Bella Vita Spunciotteria Itinerante, i cui titolari sono stati ospiti del nostro B&B.
Abbiamo assaggiato la mitica “gallina padovana”, presidio slow food, che, spolpata e tagliata a tocchetti e cucinata con pinoli, arachidi, olive taggiasche e altri ingredienti, viene messa in un panino con radicchio e misticanza…una delizia…
E poi gli “spunciotti”,  stuzzichini fatti con fettine di baguette farcite in tanti modi insoliti (con crema di zucca, caprino e parmigiano, con marmellata di birra e petali di fiori, con formaggio mescolato a granella di pistacchio, uovo e cipollina agrodolce, ecc…).
Per la loro pagina facebook cliccate qui e vi farete un'idea...

La roulottina della Spunciotteria Veneta Bella Vita - foto di Veronica Menzio

Dopo lo spuntino abbiamo ammirato le innumerevoli specie di camelie esposte e le composizioni in competizione installate nelle sale del Municipio di Gozzano, dove ogni volta rimango meravigliata rimirando i soffitti bellissimi.

Uno dei soffitti del Municipio di Gozzano.
Siamo poi partite alla volta di Lesa, dove abbiamo visitato due siti normalmente chiusi al pubblico.
Il primo è stato la Chiesa di San Sebastiano, uno dei pochi casi di chiesa romanica che ha conservato quasi del tutto intatta la propria struttura originale e guardarla esternamente è estremamente piacevole proprio per questo motivo. Oltretutto è in una bellissima posizione da cui si domina il lago Maggiore.
La guida volontaria del FAI ci ha spiegato che è uno dei pochi esempi in cui il campanile è inglobato nella chiesa, e non separato, ed è rimasto così nei secoli.
Non gli è neanche stata fatta quella brutta sovrastruttura che ogni tanto si trova sui campanili, fatta per elevarli...
La foto seguente è tratta dal sito archeocarta.org, dove potrete trovare ulteriori informazioni sulla chiesa.

La chiesa di San Sebastiano a Lesa - foto archeocarta.org

L’interno invece, purtroppo, non si è conservato molto. Sono stati rifatti il pavimento, il tetto (in legno), e gli intonaci delle pareti, quindi non ci sono affreschi tranne che nell'abside, dove si intravede un Cristo nella mandorla, ma molto molto danneggiato.

La seconda tappa è stata la fabbrica HERNO, fondata nel 1948 dal signor Giuseppe Marenzi, che decise di mettersi in proprio dopo un'esperienza in una precedente impresa dove era riuscito a incrementare la produzione grazie alla sua capacità di procurarsi la materia prima per la impermeabilizzazione del cotone degli impermeabili.
Marenzi costruì l'azienda sulle sponde del fiume ERNO, da cui prese il nome, a cui fu aggiunta una ACCA per dare un tono più importante al marchio.
Nella sede visitabile a Lesa ora è rimasta soltanto la parte che si occupa dello studio dei prototipi e dei campionari, mentre la produzione è in Sicilia (900 occupati) e in Romania.
Abbiamo potuto vedere alcune vecchie attrezzature: il vecchio timbra-cartellini, già allora c'erano 250 addetti... una vecchia occhiellatrice...e i tavoli da lavoro originali, alcuni dei quali utilizzati anche nelle moderne sale riunioni.
La parte della struttura che affacciava sulla strada (che si vede nella foto qui sotto) è stata demolita per far spazio a un nuovo progetto, ci sono ancora i lavori in corso e quindi non sappiamo quale sarà il nuovo aspetto dell'ingresso, ci è stato raccontato dalle giovani volontarie del FAI che ci hanno fatto da guida, che sarà sicuramente costruito secondo gli attuali principi di sostenibilità, poichè l'azienda sta ponendo particolare attenzione all'ambiente.

La Herno di Lesa qualche tempo fa, ora è in fase di ristrutturazione la parte verso la strada.










venerdì 10 marzo 2017

Ancora sulla mobilità sostenibilie...in catamarano!!!

Ieri a Stresa si è svolto un interessante convegno sulla mobilità sostenibile, su ruote e su acqua, e sul risparmio energetico, organizzato da Federalberghi e Booking Piemonte.

Il convegno è stato preceduto da un giro dimostrativo su di un catamarano ecologico.
Si tratta de La Zattera, una "party-boat" ancorata normalmente a Cannero. Il gestore, ora anche proprietario, è un bellissimo esempio di quella imprenditorialità giovanile di cui ci sarebbe tanto bisogno nel nostro paese.
Da 10 anni è un servizio pubblico (non di linea), che può ospitare fino a 60 persone, disponibile per gruppi ed eventi. La particolarità del mezzo è che dispone di pannelli solari, installati orizzontalmente sul tetto, che gli garantiscono autonomia energetica e che consentono di navigare senza vibrazioni, rumori e, soprattutto, senza puzza di benzina e motori e non inquinando, con una autonomia anche di 10 ore.
Pensate che per questi mezzi - solo in Italia perchè negli altri Paesi non è così - la legge obbliga a installare comunque il motore a benzina altrimenti non si ottiene l'omologazione.
Però: se non c'è il sole con i pannelli/batteria si riesce a viaggiare, seppur più lentamente, se invece si rimane senza benzina non ci si muove di sicuro!!!

Il catamarano ecologico a energia solare.
A bordo ci sono un cocktail bar, i servizi igienici e tavolini-sedie-panche per gli ospiti.
E' stato progettato da un ingegnere  (Mark Wust) che lavora in Svizzera e che, con un mezzo identico, ha navigato da Basilea a New York passando per il Reno e l'Oceano Atlantico!

Da 30 anni Wust costruisce barche a energia solare/elettrica ed è convinto che sia il futuro della navigazione.
Gia' nel 1800 i motori elettrici avevano molto successo anche per la navigazione e si è riusciti perfino a toccare i 130 km/h con una barca da competizione.
Uno dei viaggi più lunghi è stato dal Giappone al Sudamerica.
Le barche ecologiche possono essere ricaricate durante la notte anche attaccandosi alla rete elettrica tramite colonnine, certo che per essere "ecologici", la corrente dovrebbe provenire da fonti non inquinanti (es. idroelettrica). I pannelli caricano la batteria che poi muove le eliche, la velocità di navigazione dipende dalla quantità di pannelli solari.

Giro intorno alle Isole Borromee con il catamarano ecologico.
Durante il convegno sono intervenuti anche una società che propone alle strutture ricettive l'acquisto o il leasing di veicoli elettrici (segway, bici, moto, auto, minibus) e due ingegneri che hanno illustrato le tecniche che si possono adottare nelle strutture ricettive per l'efficientamento energetico.

Per concludere, Luigi Barbero ha presentato i progressi del portale Booking Piemonte che si vuol fare promotore, oltre che di prenotazioni a commissioni decisamente più contenute rispetto alle OTA straniere, anche della divulgazione di eventi e proposte di attività all'aria aperta, al fine di confezionare pacchetti convenienti per i turisti.
Invece di foraggiare con le commissioni aziende straniere, iscrivendosi al portale italiano si può contare sul parziale reinvestimento nella comunicazione e promozione del nostro territorio.

Al termine un delizioso tea-break.

Tea-break al Grand Hotel des Iles Borromées








martedì 21 febbraio 2017

Mobilità sostenibile sul Lago d’Orta.

Oggi ho finalmente avuto la possibilità di provare una bicicletta a pedalata assistita.

L’occasione è stata la conferenza stampa che si è svolta a Pella, organizzata per la firma di protocolli di intesa tra Provincia di Novara, Comune di Pella, Navigazione Lago d’Orta ed Etraction contenenti le direttive sul coordinamento tra le attività di servizio pubblico su acqua (e non) e la sentieristica, la ciclabilità e i servizi turistici.

Le biciclette a disposizione erano una city-bike e una mountain bike, naturalmente ho scelto la più semplice :D
In due parole Francesco mi ha spiegato come funziona l'accensione del motore e la regolazione delle varie velocità.
Francesco di Etraction mi spiega il funzionamento della E-bike (foto di Alessandra Cacciatore).
Niente di più semplice: oltre al tasto per "accendere-spegnere" il motore, bisogna soltanto premere sul tasto MODE per aumentare o diminuire la velocità della "spinta" assistita, ci sono 5 posizioni.

I comandi della E-bike.

Quindi non mi sono fatta pregare e sono salita in sella per fare un breve giro sulla strada che da Pella costeggia il lago d'Orta verso Lagna.
Certo si tratta di un percorso piatto, ma non mi sono avventurata nelle stradine più pendenti per non strafare con un mezzo non mio...

Eccomi mentre salgo in sella :)
Devo dire che le prestazioni sono notevoli :)
All'inizio un brevissimo momento per familiarizzare col mezzo, un po' spaesata dal fatto che già nel momento in cui si spinge per avviare la bici, la pedalata viene assistita in base alla velocità impostata sul comando.
Poi pero' è tutto più fluido... e sulle salitine devo dire che è veramente piacevole.
L'idea - per me non allenata alle salite - di poter fare dei percorsi qui intorno al B&B nonostante i sali-scendi, mi alletta veramente. 
Credo che questa sia una modalità per portare a scoprire il nostro territorio non solo i turisti, ma magari anche chi come me non è una ciclista provetta ma amerebbe girare non in auto ma più a contatto con la natura.
Ringrazio Etraction che mi ha dato questa possibilità :)

A Pella è stata installata una colonnina per la ricarica. Questo permetterà a chi noleggerà le e-bike dagli amici di Etraction di prolungare i propri giri, e magari anche di completare l'intero perimetro del lago d'Orta!

La colonnina di ricarica installata a Pella da Etraction

Anche il Sindaco di Pella e il Presidente della Provincia di Novara hanno provato le e-bike (loro si sono avventurati per le strade con la versione  mountain-bike).
Erano presenti i giornalisti che si sono fatti raccontare il funzionamento delle ebike, e i progetti relativi ai protocolli di intesa che sono stati successivamente firmati e che sono stati illustrati in modo più dettagliato da Alfredo Corazza della Provincia di Novara.
Laura Noro, consigliere provinciale, ha spiegato che si è così iniziato a coronare il lavoro intrapreso già da un anno per favorire lo sviluppo di un turismo sostenibile che permetta di scoprire i nostri bei territori, auspicando la messa in rete non solo degli enti e della pubblica amministrazione ma anche di imprenditori privati, così come è successo oggi.

Laura Noro, Moreno Lubelli (Navigazione Lago d'Orta), il sindaco di Pella, il Presidente Besozzi e Francesco Beltrami (Etraction).
Moreno Lubelli della Navigazione Lago d'Orta, che si sta impegnando molto sul fronte del trasporto delle biciclette, ha comunicato che tale trasporto verrà effettuato gratuitamente. Il ciclista, quindi, pagherà soltanto il normale biglietto personale.
Francesco Beltrami di Etraction ha manifestato la speranza di poter a breve procedere con altre installazioni di colonnine di ricarica, per poter permettere il giro completo del lago d'Orta.

Oggi secondo me si è fatto un bel passo avanti per proporre un'immagine migliore del turismo nella zona del lago d'Orta, con una rete di servizi più coordinata.
Complimenti a tutti!




lunedì 2 gennaio 2017

A Natale puoi...

Questo è il nome della giornata dedicata al Natale organizzata da Comune e Pro Loco a Bolzano Novarese, il nostro piccolo paesello di circa 1100 anime.

Da quest'anno si sono "fuse" le giornate che, nel passato, erano separatamente dedicate ai mercatini (a fine novembre) e al Natale vero e proprio, con Babbo Natale (a dicembre).

La manifestazione ha funzionato bene perché ha fuso semplicità, genuinità, valorizzazione delle tradizioni, del lavoro e dell'impegno artigianale.

Il villaggio degli gnomi ha riscosso grande successo: un lavoro manuale enorme di Carlo Frattini e Ilario Godi, durato quasi un anno, che ha entusiasmato bambini e adulti, curato nei minimi dettagli e sviluppato con una grande dose di creatività, oltre che di manualità. Complimenti ai nostri due concittadini!

Il villaggio degli gnomi a Bolzano Novarese (colline del lago d'Orta)

Il presepe nella chiesa parrocchiale a ogni edizione si arricchisce di nuovi meccanismi: quest'anno anche la neve!

A pranzo polenta e tapulone/gorgonzola, e come dolce lo strudel, che si poteva gustare anche in piazza a merenda, insieme a vin brulé e cioccolata, ascoltando la musica di Menny B. Good camminando tranquillamente tra le bancarelle del centro storico: come tutti gli anni sono stati proposti solo articoli rigorosamente prodotti artigianalmente.

Menny B. Good e la sua musica, Babbo Natale intrattiene i bambini. A Bolzano Novarese (colline del lago d'Orta)

Sempre nel centro storico, Babbo Natale ha intrattenuto i bambini e poi ancora la casa della Befana nella antica casa parrocchiale, con i ragazzi della compagnia dell'Albero Cavo che hanno saputo intrattenere e stupire i bambini con le loro trovate.

Nella sala consiliare, per finire, la mostra dei giocattoli antichi, una chicca visitabile fino al 6 gennaio compreso, dalle 16 alle 18 - Ingresso libero.
Ci sono giocattoli che ricordo anche io (i cubetti, il gioco dell'oca) e ci sono pezzi davvero antichi, alcuni dei quali ancora funzionanti, come il caleidoscopio, quello che mi ha colpito di più.

Il caleidoscopio antico. A Bolzano Novarese (colline del lago d'Orta)

Per vedere altre foto cliccare qui.