domenica 26 marzo 2017

Fiori,cultura e street food - Giornata del FAI – 26/3/2017

L'annuale “giornata di primavera” del FAI non prometteva bene in termini di meteo ma Veronica ed io non ci siamo fatte intimorire e abbiamo fatto bene perchè nel pomeriggio il sole ci ha ripagate.
La prima tappa è stata a Gozzano dove, in occasione della Mostra della Camelia, sapevamo di trovare, in piazza, street food e birre artigianali, e nel palazzo comunale splendide composizioni con le camelie.

Una delle piccole roulottine del cibo di strada era ambasciatrice di specialità venete: la Bella Vita Spunciotteria Itinerante, i cui titolari sono stati ospiti del nostro B&B.
Abbiamo assaggiato la mitica “gallina padovana”, presidio slow food, che, spolpata e tagliata a tocchetti e cucinata con pinoli, arachidi, olive taggiasche e altri ingredienti, viene messa in un panino con radicchio e misticanza…una delizia…
E poi gli “spunciotti”,  stuzzichini fatti con fettine di baguette farcite in tanti modi insoliti (con crema di zucca, caprino e parmigiano, con marmellata di birra e petali di fiori, con formaggio mescolato a granella di pistacchio, uovo e cipollina agrodolce, ecc…).
Per la loro pagina facebook cliccate qui e vi farete un'idea...

La roulottina della Spunciotteria Veneta Bella Vita - foto di Veronica Menzio

Dopo lo spuntino abbiamo ammirato le innumerevoli specie di camelie esposte e le composizioni in competizione installate nelle sale del Municipio di Gozzano, dove ogni volta rimango meravigliata rimirando i soffitti bellissimi.

Uno dei soffitti del Municipio di Gozzano.
Siamo poi partite alla volta di Lesa, dove abbiamo visitato due siti normalmente chiusi al pubblico.
Il primo è stato la Chiesa di San Sebastiano, uno dei pochi casi di chiesa romanica che ha conservato quasi del tutto intatta la propria struttura originale e guardarla esternamente è estremamente piacevole proprio per questo motivo. Oltretutto è in una bellissima posizione da cui si domina il lago Maggiore.
La guida volontaria del FAI ci ha spiegato che è uno dei pochi esempi in cui il campanile è inglobato nella chiesa, e non separato, ed è rimasto così nei secoli.
Non gli è neanche stata fatta quella brutta sovrastruttura che ogni tanto si trova sui campanili, fatta per elevarli...
La foto seguente è tratta dal sito archeocarta.org, dove potrete trovare ulteriori informazioni sulla chiesa.

La chiesa di San Sebastiano a Lesa - foto archeocarta.org

L’interno invece, purtroppo, non si è conservato molto. Sono stati rifatti il pavimento, il tetto (in legno), e gli intonaci delle pareti, quindi non ci sono affreschi tranne che nell'abside, dove si intravede un Cristo nella mandorla, ma molto molto danneggiato.

La seconda tappa è stata la fabbrica HERNO, fondata nel 1948 dal signor Giuseppe Marenzi, che decise di mettersi in proprio dopo un'esperienza in una precedente impresa dove era riuscito a incrementare la produzione grazie alla sua capacità di procurarsi la materia prima per la impermeabilizzazione del cotone degli impermeabili.
Marenzi costruì l'azienda sulle sponde del fiume ERNO, da cui prese il nome, a cui fu aggiunta una ACCA per dare un tono più importante al marchio.
Nella sede visitabile a Lesa ora è rimasta soltanto la parte che si occupa dello studio dei prototipi e dei campionari, mentre la produzione è in Sicilia (900 occupati) e in Romania.
Abbiamo potuto vedere alcune vecchie attrezzature: il vecchio timbra-cartellini, già allora c'erano 250 addetti... una vecchia occhiellatrice...e i tavoli da lavoro originali, alcuni dei quali utilizzati anche nelle moderne sale riunioni.
La parte della struttura che affacciava sulla strada (che si vede nella foto qui sotto) è stata demolita per far spazio a un nuovo progetto, ci sono ancora i lavori in corso e quindi non sappiamo quale sarà il nuovo aspetto dell'ingresso, ci è stato raccontato dalle giovani volontarie del FAI che ci hanno fatto da guida, che sarà sicuramente costruito secondo gli attuali principi di sostenibilità, poichè l'azienda sta ponendo particolare attenzione all'ambiente.

La Herno di Lesa qualche tempo fa, ora è in fase di ristrutturazione la parte verso la strada.










venerdì 10 marzo 2017

Ancora sulla mobilità sostenibilie...in catamarano!!!

Ieri a Stresa si è svolto un interessante convegno sulla mobilità sostenibile, su ruote e su acqua, e sul risparmio energetico, organizzato da Federalberghi e Booking Piemonte.

Il convegno è stato preceduto da un giro dimostrativo su di un catamarano ecologico.
Si tratta de La Zattera, una "party-boat" ancorata normalmente a Cannero. Il gestore, ora anche proprietario, è un bellissimo esempio di quella imprenditorialità giovanile di cui ci sarebbe tanto bisogno nel nostro paese.
Da 10 anni è un servizio pubblico (non di linea), che può ospitare fino a 60 persone, disponibile per gruppi ed eventi. La particolarità del mezzo è che dispone di pannelli solari, installati orizzontalmente sul tetto, che gli garantiscono autonomia energetica e che consentono di navigare senza vibrazioni, rumori e, soprattutto, senza puzza di benzina e motori e non inquinando, con una autonomia anche di 10 ore.
Pensate che per questi mezzi - solo in Italia perchè negli altri Paesi non è così - la legge obbliga a installare comunque il motore a benzina altrimenti non si ottiene l'omologazione.
Però: se non c'è il sole con i pannelli/batteria si riesce a viaggiare, seppur più lentamente, se invece si rimane senza benzina non ci si muove di sicuro!!!

Il catamarano ecologico a energia solare.
A bordo ci sono un cocktail bar, i servizi igienici e tavolini-sedie-panche per gli ospiti.
E' stato progettato da un ingegnere  (Mark Wust) che lavora in Svizzera e che, con un mezzo identico, ha navigato da Basilea a New York passando per il Reno e l'Oceano Atlantico!

Da 30 anni Wust costruisce barche a energia solare/elettrica ed è convinto che sia il futuro della navigazione.
Gia' nel 1800 i motori elettrici avevano molto successo anche per la navigazione e si è riusciti perfino a toccare i 130 km/h con una barca da competizione.
Uno dei viaggi più lunghi è stato dal Giappone al Sudamerica.
Le barche ecologiche possono essere ricaricate durante la notte anche attaccandosi alla rete elettrica tramite colonnine, certo che per essere "ecologici", la corrente dovrebbe provenire da fonti non inquinanti (es. idroelettrica). I pannelli caricano la batteria che poi muove le eliche, la velocità di navigazione dipende dalla quantità di pannelli solari.

Giro intorno alle Isole Borromee con il catamarano ecologico.
Durante il convegno sono intervenuti anche una società che propone alle strutture ricettive l'acquisto o il leasing di veicoli elettrici (segway, bici, moto, auto, minibus) e due ingegneri che hanno illustrato le tecniche che si possono adottare nelle strutture ricettive per l'efficientamento energetico.

Per concludere, Luigi Barbero ha presentato i progressi del portale Booking Piemonte che si vuol fare promotore, oltre che di prenotazioni a commissioni decisamente più contenute rispetto alle OTA straniere, anche della divulgazione di eventi e proposte di attività all'aria aperta, al fine di confezionare pacchetti convenienti per i turisti.
Invece di foraggiare con le commissioni aziende straniere, iscrivendosi al portale italiano si può contare sul parziale reinvestimento nella comunicazione e promozione del nostro territorio.

Al termine un delizioso tea-break.

Tea-break al Grand Hotel des Iles Borromées