Oggi parliamo dell'esterno della Chiesa di S.Martino.
In aggiunta all'articolo di ieri segnalo che, telefonando al numero 335.57.166.54 è possibile fissare un appuntamento per visitare la chiesa e usufruire di una breve spiegazione della storia e degli affreschi (a titolo gratuito).
In aggiunta all'articolo di ieri segnalo che, telefonando al numero 335.57.166.54 è possibile fissare un appuntamento per visitare la chiesa e usufruire di una breve spiegazione della storia e degli affreschi (a titolo gratuito).
Gli affreschi esterni
Ai lati della porta della Chiesa di S.Martino ci sono due
grandi affreschi deteriorati dal tempo.
Sul lato sinistro San Martino a cavallo, nella classica
rappresentazione della sua conversione.
Questo affresco è molto importante perchè reca una scritta con il nome dell’artista che lo ha eseguito, e la
data di esecuzione. La parte più visibile è quella della data “27 agosto –
1507” mentre il nome “Francesco Cagnola” è in parte cancellato.
Sul lato destro dell’ingresso è dipinta l’immagine di San
Cristoforo, databile 1422.
A partire dal XIII secolo ci fu una grande diffusione
del culto a San Cristoforo, invocato come protettore dei viandanti.
Per questo
motivo veniva dipinto su quasi tutte le facciate delle chiese in grandi
dimensioni , così che il passante lo potesse vedere e chiedere a lui la
protezione lungo il cammino.
Il lato nord è privo di aperture, mentre la
parete a est, quella dell’abside, è caratterizzata da archetti pensili
romanici, che ne impreziosiscono il valore architettonico.
La parete sud è ricoperta in parte da lapidi
ultracentenarie, lasciate a testimoniare il culto dei morti, e presenta sullo
sfondo una finestra e una stretta porta.
Queste due aperture furono ordinate
dal Vescovo Carlo Bescapè, in una sua visita pastorale tra la fine del 1500 e i
primi del 1600. Sempre a seguito di questa visita furono rifatti il tetto e
l’altare, non ritenuto idoneo alle celebrazioni. Quasi sicuramente verso la
fine del XVI secolo il Bescapè, salito a Bolzano per la consacrazione della
nuova chiesa, visitò pure quella di S.Martino, constatando che era in rovina, e
ne ordinò il ripristino.
Il portichetto appoggiato alla facciata fu costruito nel
1663: la data impressa sul trave ne è la conferma.
I testi sono tratti dal volume: "Bolzano, leggenda, cronaca e storia" (Autori: G.M.Franzosi, C.Frattini, S.Frattini, A.Marietti, V.Mora, D.Valeri).
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