mercoledì 15 aprile 2015

Scartoffie e vecchie foto della ferrovia - Un viaggio nel tempo alla scoperta della storia di Bolzano Novarese - parte 1

Una serata organizzata dall’Amministrazione Comunale ci ha permesso di scoprire nuovi dettagli della storia di Bolzano Novarese, grazie all’impegno nella ricerca di documenti e testimonianze dell’Assessore all’Istruzione, Cultura e Turismo Carlo Frattini, appassionato di storia locale.


La prima parte della serata ha avuto come oggetto la storia del passaggio della ferrovia sul territorio di Bolzano, diviso in 2 parti proprio dalla linea Novara-Domodossola, il cui primo tratto (Novara-Vignale) fu inaugurato nel giugno del 1855, voluto dallo Stato Piemontese per raggiungere il Lago Maggiore passando per Alessandria e Novara.
Già nel 1857, il Sindaco di Orta convocò i Sindaci del circondario per proporre una istanza al governo del Re al fine di autorizzare il passaggio della linea nei territori della Riviera d’Orta. L’amministrazione bolzanese, cogliendo le opportunità di sviluppo per la propria comunità, aderì all’iniziativa, ma passarono 25 anni prima dell’avvio dei lavori.


Nel 1864 fu inaugurato il tratto successivo, fino a Gozzano, ma 10 anni dopo la Società delle Strade Ferrate  manifestò l’intenzione di abbandonare la gestione della linea. Si costituì, quindi, un consorzio tra provincia e comuni interessati per continuarne la gestione e Bolzano Novarese aderì, chiedendo una equa ripartizione delle quote di partecipazione, in proporzione al numero degli abitanti e delle attività sul territorio comunale.

Nel 1879 lo Stato riorganizzò le ferrovie italiane e dette impulso alla progettazione e costruzione di diverse migliaia di chilometri di nuove ferrovie, come già era accaduto nelle principali nazioni europee. La legge (detta Baccarini, dal nome dello statista romagnolo che la ideò) permise anche il proseguo della linea verso il Sempione, ma decretò che un decimo dei costi doveva essere sostenuto dalle province.
Nel 1881 iniziarono i lavori con 45 lotti di terreno espropriati  a 32 proprietari ma il Comune di Bolzano comunicò alla direzione delle Ferrovie alcune condizioni da rispettare, per salvaguardare la sicurezza degli abitanti e del bestiame.


Le richieste furono accolte e il 18 agosto 1884 la ferrovia arrivò ad Orta transitando da Bolzano Novarese.



Il treno non si fermava a Bolzano ma sicuramente esisteva un casello (casello nr. 23) che alloggiava un casellante custode dei passaggi a livello.


La Giunta bolzanese in settembre fece richiesta per ottenere la fermata sul territorio comunale ma necessitavano fondi ingenti che furono recuperati grazie a donazioni di alcuni privati.



Passano però alcuni anni prima che iniziassero i lavori per la costruzione del piazzale della fermata (19 febbraio 1888): in autunno  il treno iniziò a fermarsi a Bolzano.


Nel 1905 venne terminata la ferrovia Arona-Domodossola, con caratteristiche migliori, e quindi la linea “cusiana” diventò di interesse locale.
Nel 1912 la Stazione di Bolzano Novarese partecipa al concorso Stazioni Fiorite e si aggiudica un premio.
Ecco la stazione reinterpretata dagli alunni della scuola primaria:


A fine anni ’60 lo sviluppo del mercato automobilistico privato e del trasporto merci su gomma portarono a una crescente perdita di importanza della linea Novara-Domodossola, la maggior parte dei primi treni diretti non facevano fermata a Bolzano.
Nel 1977, a seguito di piogge insistenti, il fiume Toce si ingrossò e portò via il ponte sulla linea ferroviaria del Sempione, dirottando così i treni sulla Novara-Domossola: a Bolzano transitò persino l’Orient-Express. Fino alla primavera del 1978 transitavano fino a 51 treni al giorno, tra merci e passeggeri.
Negli anni ’80 ci fu un rilancio degli itinerari secondari, nel nostro caso in alternativa alla linea del Sempione, fino a che,  nel 2001, in virtù di un accordo europeo essa diventò un collegamento importante per il traffico merci in direzione centro Europa.
L’arrivo della ferrovia ha sicuramente giovato a Bolzano, portando, con la facilità degli spostamenti, prosperità e benessere ma, a partire dalla fine degli anni ’70 e fino ad oggi, purtroppo, sono aumentati i disagi, con la chiusura di 2 dei 4 passaggi a livello preesistenti, la riduzione delle fermate dei treni passeggeri e il notevole incremento dei passaggi di lunghi treni merci carichi di TIR, che causano lunghe code di auto al passaggio a livello.

Il Sindaco Giulio Frattini introduce la serata sulla ferrovia.
I documenti, insieme ai lavori della scuola primaria, sono visibili presso la mostra "Dalla carrozza all'aereo", aperta fino al 19 aprile presso la Sala Consiliare di Bolzano Novarese.

Testi tratti dalla presentazione dell'Assessore Carlo Frattini.
Foto di Manuela Reggiori e Davide Simoventi.

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