domenica 6 luglio 2014

Impara l'arte...

Non ho avuto una formazione "artistica", non conosco e non seguo gli sviluppi dell'arte contemporanea, e mi sento sempre un po' fuori posto quando vado a vedere la mostra di un artista moderno, pero' mi piacciono le cose belle, belle per me, ovviamente, quelle che mi danno un'emozione, quelle che mi fanno vibrare le corde dell'anima, quelle che creano un moto interiore.


Opera di Claudia Maina.


Studi Aperti, la rassegna (di cui ho già parlato) organizzata da Asilo Bianco che si è svolta da venerdì pomeriggio a domenica sera, ha saputo davvero coinvolgermi.
Un museo diffuso che per quasi 3 giorni ha mescolato arte contemporanea, letteratura, design e architettura.
La decima edizione aveva come titolo "Food connection" e rimandava alle tematiche affrontate da Expo2015.
Tutte le iniziative erano incentrate sulle connessioni tra creatività e cibo, erano gratuite e  si sono svolte in numerose location, pubbliche e private, nel comune di Ameno.

Venerdì ho assistito all'inaugurazione (vedi post).
Domenica ho trascorso mezza giornata camminando, finalmente con la lentezza che ogni tanto ci dovremmo concedere, tra le vie di Ameno, che già da solo è una piccola opera d'arte a cielo aperto, iniziando alle 9.30 con la "Colazione con l'autore".

Davide Vanotti
Davide Vanotti, scrittore e insegnante, è curatore delle attività letterarie di Asilo Bianco e di Studi Aperti.
Ha incontrato il pubblico nel cortile della sua abitazione, il Vecchio Asilo di Ameno che ha aperto per questa occasione, per una lettura di un paio di brani tratti dal suo blog "I diari di Malidor", dalla sezione "ricettario", dove coniuga l'arte culinaria con quella letteraria.
Due ricette semplici, con ingredienti semplici e di stagione, descritte sapientemente,  parole con cui l'autore è riuscito a dipingere un quadro che si colorava a poco a poco davanti a noi.
Alla fine delle letture una colazione con la fugascina e una ricotta preparata da Davide con uvette, miele e una punta di limone: squisita!

Ho poi girovagato per le viette entrando in tutti gli spazi allestiti che trovavo aperti (clicca qui per la raccolta di foto).

Opera di Alba Folcio.

Alle 11.00, infine, ho avuto modo di visitare un'altra abitazione privata, Villa Pastori, proprietà di tedeschi che l'hanno adibita a struttura ricettiva, in quanto vi si è svolto un concerto per pianoforte.
Dal centro del paese, seguendo il percorso guidato sono arrivata al grande giardino che si stende verso le colline per poi entrare in un cortile sul quale si affaccia un laboratorio di stamperia.

La stamperia di Villa Pastori
La pianista era la giapponese Satoko Kato, che ha studiato ad Osaka, Amsterdam e Zurigo, ha vinto parecchi premi internazionali, ha suonato in tutto il mondo, è direttrice artistica di una serie di concerti ed insegna. Sono arrivata che stava ancora provando.

Satoko Kato

Il concerto, che si è svolto in un grande spazio con il tetto a vista in legno, chiuso da vetrate che si affacciano sul verde circostante, è stato molto coinvolgente, con brani anche difficili, ma che, per la maggior parte, mi sono piaciuti.
Gli ultimi due sono stati accompagnati dalla proiezione di un filmato che rappresentava lo scorrere dell'acqua e che ben si integrava con il brano che la musicista stava suonando.


Per chiudere la mattinata sono passata dallo studio di Giancarlo Bedoni che è stato una vera sorpresa: attrezzi e macchinari del tempo che fu, ancora utilizzati per dare forma al legno e tante opere esposte!

Lo studio di Giancarlo Bedoni.
La sera non ho saputo resistere al richiamo del blues: al parco neogotico di Ameno, in centro, si sono esibiti i Blue Stuff, che hanno chiuso la Xma edizione di Studi Aperti.


Questo gruppo (col quale ha collaborato anche Edoardo Bennato) è nato nel 1982 per volere di Mario Insenga, il batterista, un vero personaggio da palcoscenico, che ci ha spiegato la storia di ogni brano coinvolgendoci così ancor di più nella musica.



Peccato che si sia scatenata la pioggia che ci ha fatto scappare...

Sono 8 anni che vivo a Bolzano Novarese e per i soliti mille motivi che ci impediscono sempre di dedicarci a noi stessi, non avevo mai vissuto così a fondo una giornata a Studi Aperti, me ne dispiaccio, nella consapevolezza che nei prossimi anni questo evento sarà per me una tappa imprescindibile!

Ps: ho tratto le informazioni sugli artisti dal programma ufficiale di Studi Aperti edito da Asilo Bianco.

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