venerdì 4 luglio 2014

L'inaugurazione degli "Studi Aperti" di Asilo Bianco

Sono appena tornata dall'inaugurazione della rassegna di arte contemporanea,design e architettura giunta alla sua 10ma edizione che terminerà domenica 6 luglio.

Asilo Bianco è una associazione culturale, nata dalla volontà di un gruppo di artisti, che vuol essere osservatorio permanente sulla cultura contemporanea e laboratorio di sperimentazione artistica, aperta alle esperienze e al confronto sui temi della contemporaneità (cit. www.asilobianco.it). L'associazione è molto attiva sul territorio e ha in gestione anche il Museo dell'Arte e della Tornitura del Legno (leggi post).

Studi Aperti è un festival multidisciplinare organizzato da Asilo Bianco che quest'anno ha come titolo "Food connection", per rimandare alle tematiche affrontate da Expo2015.
Tutte le iniziative saranno incentrate sulle connessioni tra creatività e cibo e si svolgeranno in innumerevoli location, pubbliche e private, nel comune di Ameno.


L'inaugurazione si è svolta al museo Tornielli, che è una cornice davvero suggestiva per allestimenti e installazioni.


Il Sindaco di Ameno, Roberto Neri, ha aperto gli interventi, seguito poi da Enrica Borghi, che guida Asilo Bianco. Sono intervenuti anche 2 dei curatori delle varie iniziative.
L'intervento principale è stato quello di  Alberto Alessi che ha illustrato un progetto che, dopo tanti anni di incubazione e preparazione, è venuto alla luce questa primavera.


Il sogno di Alessi era quello di produrre un vino nella zona del lago d'Orta, che fosse un vino di eccellente qualità, del tipo chardonnay e pinot, ma realizzando una produzione limitata.
Per far questo ha rilevato una proprietà abbandonata in zona Pettenasco (Cascina Eugenia) ristrutturandone la parte architettonica e riqualificando il terreno, inselvatichito, portandolo ad essere nuovamente vivo, coltivandolo a vigna seguendo i principi della biodinamica.
La sala principale del museo Tornielli è dedicata a questo progetto.


Alessi ha raccontato la nascita e lo sviluppo di questo progetto. La prima vigna è stata piantata nel 2006, ma ci sono voluti diversi anni prima di poter commercializzare il vino (maggio 2014).


Poi ha raccontato anche la nascita della bottiglia, dichiarando di avere avuto dubbi all'inizio sul farne un oggetto di design perchè, spesso, "bottiglie ed etichette molto elaborate dicono che il vino ha qualcosa da nascondere" (cit.) però alla fine non ha potuto esimersi dal raccogliere l'eredità di tanto nome nel settore del design.
Uno spunto alla forma innovativa è arrivato da Leonardo da Vinci (ecco perchè la bottiglia si chiama "Leo") anche se, a seguito di ricerche storiche, tale forma risale a periodi ben più antichi.
 

Voi che cosa ne pensate?

Tante notizie interessanti sul progetto e sulla bottiglia le trovate qui.

Ad Ameno, naturalmente, non poteva mancare il sottofondo musicale: solo guitar jazz con Morethanstrings.












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